I test dell'Ufficio federale della sanità pubblica svelano gli animali contaminati. Secondo gli esperti la radioattività è ancora legata all’incidente nucleare di Chernobyl
BELLINZONA - Cinghiali radioattivi al Cesio 137 in Ticino. Sono quattro gli esemplari scoperti dall'ufficio federale della sanità pubblica, dopo alcuni controlli svolti in collaborazione con l'Ufficio del veterinario cantonale. Ne dà notizia la RSI
I controlli sono scattati la scorsa primavera dopo che in Piemonte erano stati rilevati diversi casi di cinghiali radioattivi. Durante i primi test, su dieci cinghiali abbattuti, sono stati rilevati dei valori Cesio 137 superiori al consentito in tre animali. In un caso, rivela sempre la RSI, il quantitativo era particolarmente elevato: più di 3000 becquerel per kilogrammo (Bq/Kg), quando il limite è di 1250 Bq/Kg. Mentre gli altri due esemplari facevano dei valori attorno ai 2200 Bq/Kg.
In seguito sono stati controllati altri dieci cinghiali, ed è spuntato un altro caso, seppur con valori meno elevati.
Secondo gli esperti la radioattività è ancora legata all’incidente nucleare di Chernobyl. Era da oltre dieci anni che non si effettuavano controlli di questo tipo. Non si può dunque sapere se e quanti gli animali abbattuti dal 2000 a oggi siano stati contaminati.