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Cronaca
01.08.2013 - 09:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Alle vacanze non si rinuncia: i ticinesi non si fanno intimidire dalla crisi. Anche se..."

Intervista a Luca Poloni, dell’agenzia viaggi Kuoni: "La crisi ha influito sulla durata delle ferie. Se prima si facevano due settimane, oggi se ne fa soltanto una"

TICINO - Siamo al giro di boa dell'estate 2013. Un estate ancora una volta per alcuni condizionata dall'ombra lunga della crisi che si trascina dal 2008. Ma anche quest'anno alle vacanze i ticinesi non hanno rinunciato. Almeno in larga parte, e con rispetto per chi invece ha dovuto restarsene a casa. Oltre alle mete classiche come l’Italia, ci sono Grecia, isole Baleari, Estremo Oriente, e chi più ne ha più ne metta. Le mete attrattive sono molte e c’è l’imbarazzo della scelta.  Ma mare o montagna, macchina o aereo, budget ristretto o spazio al lusso? A spiegarci quali sono le tendenze estive dei ticinesi c’è Luca Poloni, dell’agenzia viaggi Kuoni.

Quali sono le tendenze attuali quando si parla di ticinesi in vacanza?
"Cominciamo dalle perdite. Il Maghreb, la Tunisia, l’Egitto sono in netto calo. Anche il Marocco, che più richiesto per il periodo primaverile o autunnale per visitare. In Turchia si era è iniziato bene, ma adesso ci si è fermati un attimo perché la gente vuole vedere come continua la protesta". 

Quali sono invece le mete più gettonate quest’anno?
"Direi la Grecia, la  Spagna e l’Italia nel Mediterraneo, le Maldive per l’estremo Oriente".

Maldive, non sono un po’ care vista la crisi?
"Una vacanza alle Maldive può costare meno che fare due settimane in Sardegna. Oggi non è più la distanza che fa il prezzo. Il costo del volo non incide più, sono le strutture sul posto e gli extra a fare la differenza. Ed è per questo che tanti italiani e ticinesi in estate preferiscono per esempio andare in Egitto una o due settimane perché spendono di meno rispetto ad un soggiorno casa propria". 

Come hanno reagito quindi i ticinesi alla crisi?
"Alle vacanze sono si rinuncia mai. La crisi ha però influito sulla durata, ci si fa sicuramente più attenzione. Se prima si facevano due settimane, oggi se ne fa soltanto una. Si fanno magari uno o due viaggi all’anno".
 
Al lusso invece si rinuncia? 
"Generalmente no. Anche i giovani, e con giovani non intendo necessariamente 18enni, ma anche coppie giovani senza figli, preferiscono rinunciare a qualche giorno ma non vogliono scendere di livello di qualità".

Anche i giovani si rivolgono quindi spesso alle agenzie?
"Si, anche i giovani tornano in agenzia. L’offerta su internet oggi è talmente vasta che anche loro apprezzano la consulenza, che non necessariamente costa di più. Preferiscono andare sul sicuro e farsi consigliare". 

Qual è il budget che una famiglia standard consacra alla vacanze quest’anno?
"Per un soggiorno per una famiglia per una settimana a partire dai 2-3 mila franchi".

Tutte località balneari o anche montagna e città sono gettonate?
"Di solito il ticinese che va in montagna va dove va sempre. Raramente quindi per la montagna si passa in agenzia. Le città sono sempre gettonate, chiaramente più in primavera o in autunno. In estate sono più le mete al nord ad essere scelte, si cerca di evitare il caldo di città come Roma o Lisbona". 

Le crociere sono sempre state una vacanza un po’ d’elite, è ancora così oggi?
"Oggi le crociere vanno molto, con navi come Costa o MSC. È una tendenza che notiamo da anni. Prima la crociera era un modo di viaggiare d’elite, ora non lo è più. Il grande numero di navi esistente fa si che la crociera è diventata possibile per tutti. Il ticinese ha scoperto al crociera come vacanza, cosa che era prima impensabile".

Si viaggia di più in aereo o macchina?
"Dipende dal tipo di vacanza. Per un soggiorno in città treno va benissimo. Mentre per i soggiorni balneari l’aereo è sicuramente la scelta più comune visto l’aumento dell’offerta low cost. Con easyjet per esempio si può andare ovunque direttamente, anche alle isole Baleari, dove prima ci voleva il traghetto. Anche per i giovani adesso è facile, quindi viaggiano di più. Prima l’idea di fare 3 giorni a Lisbona era impensabile. Ora, se si prenota con un certo anticipo, è possibile andarci per 50 euro. È cambiata l’abitudine e il modo di viaggiare, anche a causa del cambiamento di offerte". 

E i voli last minute? 
"Last minute non è sinonimo di prezzo più basso. Come low cost non è sempre low cost. Tutto dipende anche dal periodo che si sceglie".

C’è un periodo prediletto dai ticinesi o la scelta è estesa su tutti i tre mesi estivi? 
"Per i ticinesi la stagione va da giugno ad agosto. Qui si ha la fortuna di avere un periodo di vacanza lungo che permette di ottimizzare costo e trovare offerte interessanti. Gli svizzeri tedeschi hanno invece vacanze più brevi, e si trovano confrontati quindi a prezzi più alti". 

Come vede l’evoluzione per i prossimi tempi? 
"È difficile fare previsioni. Ogni mese succede qualcosa. La situazione è talmente volatile che fare previsioni è diventato impossibile. Ma in questo periodo economicamente insicuro, con disastri ambientali, sommosse, eccetera, il cliente apprezza la consulenza di un’agenzia seria come la nostra, che ha rappresentanti anche sul posto pronti ad aiutare in caso di bisogno. Sotto questo punto di vista sono ottimista per il futuro del nostro ramo".

 

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