Quarto Potere
15.12.2013 - 09:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41
La RSI, la Lega e la nomina di Canetta: "Sventato un macchiavellico complotto di Palazzo"
Foletti, Sanvido e Besomi, membri della CORSI, raccontano la nomina del nuovo direttore della RSI: "Maurizio si è guadagnato la carica lavorando sodo per anni"
LUGANO - Il Mattino della Domenica torna sulla nomina di Maurizio Canetta alla direzione della RSI. Il domenicale leghista propone una lettura dall'interno, con un fondo firmato dai tre rappresentanti del Movimento nel consiglio regionale della CORSI. Consiglio regionale che ha indicato alla SSR, che poi ha nominato, il giornalista per la successione di Dino Balestra.
"È stata una scelta - scrivono i leghisti - decisamente troppo sofferta per arrivare ad una decisione ovvia, frenata per troppo tempo da Roger De Weck (direttore generale SRG SSR) e dai suoi balivi dell’amministrazione bernese oltre che da qualche autogoal dei politici locali. Uno spreco di tempo che ha favorito una escalation di malumore, tensioni, intrighi e sciabolate all’interno dell’azienda non certo favorevoli ad una situazione evolutiva e complessa come quella del mondo mediatico moderno. Altro che “iter tortuoso – CdT di ieri” - ma un vero machiavellico e intrigante complotto di palazzo che grazie alla Lega non ha dato i frutti (bacati) da molti attesi".
Foletti, Besomi e Sanvido lodano poi la professionalità di Canetta e i numerosi risultati raggiunti all'interno dell'azienda. "Si è guadagnato la carica - scrivono - lavorando sodo per anni con intelligenza, passione per l’azienda e spirito imprenditoriale (così raro all’interno degli enti pubblici!!). Chi lo conosce e ci ha lavorato ci parla di grande attenzione ai bisogni delle persone, capacità di coinvolgere e motivare i collaboratori, rigore gestionale e forte senso dell’equità. Maurizio Canetta incarna tutti i valori del pionierismo con una visione del futuro chiara e pragmatica".
Nell'articolo non poteva naturalmente mancare un passaggio sul sostegno da parte della Lega a un candidato socialista come Canetta: "La lega ha dimostrato anche in questa occasione di sapersi staccare, quando serve, dalle logiche partitiche e puntare sull’interesse complessivo dei tesori cantonali da difendere".
"Pericolo scampato e balivi zittiti - concludono Foletti, Sanvido e Besomi - ora si guarda al futuro della nostra radiotelevisione con fiducia e aspettative perché entra nella nostre auto, sui nostri pc e nei nostri salotti e dunque volenti o nolenti è parte del nostro mondo piccolo ma fiero.
canetta
lega
interno
nomina
rsi
azienda
besomi
palazzo
complotto
sanvido