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27.02.2014 - 08:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Saviano risponde a Rusconi e Quadri: "Usate le stesse parole dei boss della camorra"

"Già Nicola Schiavone, padre di Francesco “Sandokan” Schiavone, mi definì pagliaccio e mi esortò a farmi gli affari miei", replica lo scrittore al deputato UDC che in un'intervista con Liberatv lo aveva invitato a "continuare a fare il clown in TV"

LUGANO - Roberto Saviano risponde a Pierre Rusconi e Lorenzo Quadri. I due Consiglieri Nazionali, avevano tuonato su Liberatv contro lo scrittore per il suo articolo apparso sul settimanale L'Espresso a commento del voto sull'iniziativa Contro l'immigrazione di massa. Saviano non li cita per nome ma cita parola per parola le loro dichiarazioni. In particolare quelle che Rusconi ha rilasciato al nostro portale (leggi articolo correlato). "Saviano fatti gli affari tuoi!”, “Saviano, ma chi ti ha interpellato?” e anche "Che Saviano continui a fare il clown” - scrive l'autore di Gomorra sulla sua pagina Facebook - queste parole non sono nuove per me. Già Nicola Schiavone, padre di Francesco “Sandokan” Schiavone, mi definì pagliaccio e mi esortò a farmi gli affari miei. Questa volta, però, non è la camorra che parla, ma alcuni politici svizzeri in risposta al mio Antitaliano della scorsa settimana". "Avevo definito il referendum svizzero che ha introdotto limitazioni alla libera circolazione di cittadini stranieri, anche nel caso in cui richiedano asilo - prosegue lo scrittore - frutto di paura generata da disinformazione. In tempo di crisi la risposta più scontata è cacciare gli stranieri. La più scontata e la più sbagliata, soprattutto per un paese come la Svizzera che in questo modo ha rinnegato una storia di accoglienza durata secoli. Devo aver toccato un nervo scoperto se ho ricevuto risposte tanto scomposte". "È ovvio - conclude Saviano - non mi ha interpellato nessuno. Il mio lavoro è questo, scrivere senza essere interpellato. Cari signori, se questo può rassicurarvi, continuerò a scrivere, non interpellato, sulle questioni che ritengo vili e vergognose. Sulle questioni che ritengo contrarie al rispetto dei diritti dell'individuo e delle diversità. Non mi farò gli affari miei, ma sempre mi farò gli affari che credete esseri vostri. E se genero simili reazioni significa che ho percorso la strada giusta".
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