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Cronaca
16.04.2014 - 08:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Widmer-Schlumpf stronca l’appello del Mendrisiotto: “Impossibile chiudere i valichi durante la notte”

La consigliera federale ha ribadito che “la legislazione doganale non consente il blocco totale di strade pubbliche adibite al traffico motorizzato”. Intanto a Coldrerio il Municipio ha constato l’efficacia delle ronde e intende continuare con la misura

COLDRERIO/BERNA – Cominciano ad arrivare bilanci e risposte per le misure prese o auspicate dal Mendrisiotto per arginare l’ondata di furti di cui è stato vittima, soprattutto nei primi dell’anno. Se da una parte infatti il Municipio di Coldrerio ha constato l’efficacia delle ronde e intende continuare con la misura, dall’altra la chiusura notturna dei valichi, proposta da diversi comuni della regione, non potrà essere applicata.

“A Coldrerio niente più furti”

Nella sua seduta di lunedì il Municipio di Coldrerio ha stilato un primo bilancio dei risultati dati dalla misura ‘anti-furti’ messa in atto da febbraio: le ronde si stanno dimostrando efficaci. Infatti, da quando è stata messa in atto la sorveglianza da parte di agenti privati, nel Comune non si è registrato più nessun furto, mentre nella sola settimana precedente l’istituzione delle ronde erano stati ben nove i colpi messi a segno.

Una misura che sta portando ottimi risultati quindi, secondo l’Esecutivo cittadino che per questo ha deciso di proseguire con il mantenimento delle ronde. Misura che, come è stato spiegato nel corso della seduta, oltre a raccogliere l’apprezzamento dei cittadini, è anche sostenibile finanziariamente.

Widmer-Schlumpf: “Chiudere i valichi durante la notte è impossibile”

Niente da fare invece per quanto riguarda l’appello di chiudere durante le ore notturne i valichi non presidiati del Mendrisiotto lanciato da diversi comuni della regione, capitanati dal sindaco di Mendrisio Carlo Croci.

La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, come si legge oggi su LaRegione, ha infatti ribadito che “la legislazione doganale non consente il blocco totale di strade pubbliche adibite al traffico motorizzato. Inoltre la misura sarebbe in contraddizione con le obbligazioni della Svizzera nel quadro dell'accordo di Schengen."

Allo stesso tempo però, la consigliera federale ha sottolineato che “il Governo è consapevole dell'elevato numero di furti e della criminalità transfrontaliera e prende molto seriamente la situazione, soprattutto per ciò che concerne l'area di confine".

E in merito all’allarme lanciato dai sindaci del Mendrisiotto, ha ricordato che a tal proposito venti nuove Guardie di confine a gennaio hanno cominciato la formazione di base ed entreranno in servizio in Ticino nel 2015. Per lo stesso anno è provista poi la formazione di altre venti nuove guardie.

Potenziare di più non è però possibile, perché il Consiglio federale è confrontato con un risparmio di ben 300 milioni sul fronte delle spese per il personale. In conclusione quindi Widmer-Schlumpf sottolinea che “la regola generale è quella di impiegare le risorse di personale disponibili in modo possibilmente ottimale, pertanto sia i Cantoni e i Comuni competenti, sia il Corpo delle guardie di confine devono rafforzare la sicurezza nell'area di confine con i mezzi a disposizione."

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