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Politica e Potere
16.04.2014 - 16:080
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ticino a Expo, la Lega scalda i motori del referendum. Bignasca: "Chi troppo vuole nulla stringe"

In via Monte Boglia si scaldano i motori per la raccolta firme: già pronta la bozza del formulario e lanciata la pagina Facebook. Il Coordinatore: "Parlerò con Roberta Pantani"

BELLINZONA - Ha suscitato enorme clamore nel mondo politico la decisione della Lega di lanciare il referendum contro il credito di tre milioni e mezzo per la partecipazione del Ticino all'Expo 2015 di Milano, approvato ieri dal Gran Consiglio. Una scelta a sorpresa maturata tra ieri sera e stamattina e ufficializzata nel primo pomeriggio dal coordinatore Attilio Bignasca, dopo averne discusso con il gruppo parlamentare. 

"Chi troppo vuole nulla stringe. Noi ieri avevamo fornito un'uscita elegante al Parlamento proponendo di dimezzare il credito, tagliando le spese inutili. Ma non ci hanno voluto seguire, di conseguenza...". Queste le poche parole di Attilio Bignaca, raggiunto al telefono poco fa da Liberatv. Di più il coordinatore leghista non dice: "Lo spiegherò mercoledì in un comunicato stampa. Oggi sono un po' stanco di tutto". Stessa risposta quando gli chiediamo se intende confermare anche il referendum, ventilato oggi in Parlamento, con il credito alla fondazione AGIRE.

L'annuncio del referendum leghista ha già prodotto una notizia mica da niente. La municipale di Chiasso Roberta Pantani ha infatti annunciato che, a questo punto, il progetto Trenhotel decade per sempre. La raccolte firme e il successivo voto popolare in caso di riuscita, infatti, posticiperebbe troppo in là nel tempo l'inizio dei lavori. Non ci sono più i tempi tecnici per realizzarlo, ha spiegato rammaricata Pantani. 

Anche su questa divergenza in casa leghista, Bignasca non dice più di tanto: "Prima di dire quello che penso voglio discutere a quattr'occhi con Roberta. Mi limito a dire che forse Lei si è sbilanciata troppo in questo progetto. E gli altri hanno colto il pretesto per farle la guerra perché sanno che ha le potenzialità per diventare sindaco di Chiasso". Come a sottintedere, par di capire, che infondo il referendum leghista infondo toglie le castagne dal fuoco anche a Pantani, che non dovrà sottoporsi al giudizio popolare su Trenhotel. Questo almeno se il Municipio di Chiasso deciderà di sospendere la votazione comunale in attesa dell'esito di quella cantonale.

Altre notizie. Al referendum leghista, dall'aula del Gran Consiglio, è già arrivato il sostegno pubblico del capogruppo UDC Marco Chiesa. Anche Sergio Savoia intende battersi in prima linea: "A titolo personale posso già dire che firmerò e sosterrò il referendum. La mia contrarietà a questo credito l'avevo già espressa in Commissione della Gestione e l'avrei palesata in aula se ieri impegni di lavoro non mi avessero tenuto lontano dal Gran Consiglio. Quindi dico "no", senza alcun dubbio, all'Expo della cementificazione e della 'ndrangheta. Non voglio che i soldi dei ticinesi vengano buttati via in un simile calderone. Per quanto riguarda l'adesione dei Verdi, come sempre, deciderà il comitato cantonale che si riunirà alla fine del mese". 

Intanto la macchina organizzativa è già in azione a pieno regime in via Monte Boglia. La bozza della domanda di referendum (che vedete nella foto) è già pronta. Si potrà cominciare a firmare probabilmente da martedì, quando la decisione del Gran Consiglio verrà pubblicata sul foglio ufficiale. La Lega si muove anche su Facebook: nel primo pomeriggio è stata lanciata una pagina dedicata alla raccolta firme. Per visitarla clicca qui.

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