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22.04.2014 - 14:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ferrari replica a Chiesa: "La sorpresa? Era l'elezione popolare dei magistrati, mica il caso Item! Si è prestato al gioco del PPD"

Il collaboratore del ministro Zali: "La nostra candidata aveva le carte in regola, ma per farla fuori si è inventata la storia che era troppo giovane. Ora la Lega ha un solo procuratore su 21!"

LUGANO – “La sorpresa? Era il lancio dell’iniziativa per l’elezione popolare dei giudici. Marco Chiesa ha frainteso se pensa che alludessi al caso penale che coinvolge il marito della neo procuratrice pubblica Valentina Item. Io di quella vicenda non sapevo proprio nulla”.

Cleto Ferrari, ex deputato e oggi collaboratore personale del ministro Claudio Zali, spiega così la frase citata dal capogruppo dell’UDC nell’intervista concessa domenica a liberatv: “Vedrai che bella sorpresina (lui sostiene ‘sorpresa’, ndr) che vi stiamo preparando” (leggi l'articolo correlato). Frase che Ferrari conferma di aver detto a Chiesa mercoledì scorso in Gran Consiglio, ma…

“Era riferita alla nomina dei magistrati. Finalmente i procuratori pubblici dovranno andare davanti alla gente e metterci la faccia. Basta con i sotterfugi e gli inciuci partitici. Bisogna mettere fine a show in Gran Consiglio come quello a cui abbiamo assistito la scorsa settimana”.

In effetti, dopo la nomina di Valentina Item, candidata in quota UDC, e la mancata nomina di Sabrina Aldi, candidata in quota Lega per la carica di procuratore pubblico, il coordinatore Attilio Bignasca aveva annunciato l’intenzione di lanciare un’iniziativa per l’elezione popolare dei magistrati. Ma va anche detto che il giorno stesso, lunedì 14 aprile, Marco Chiesa e Sergio Savoia hanno depositato un’iniziativa in tal senso. Quindi ci si chiede dove stesse la “sorpresa”.

“Attilio Bignasca – spiega Ferrari - aveva già annunciato il venerdì precedente che  avrebbe lanciato l'iniziativa, e io mi ero occupato di farlo sapere ai capigruppo. Tra l'altro non sapevo neanche che Chiesa e Savoia ne avessero depositata una simile il primo giorno della sessione parlamentare, tanto mi interessa di quel che fanno loro”.

Va pure precisato che il posto di procuratore, secondo il "Manuale Cencelli", spettava alla Lega, in quanto si trattava di sostituire Amos Pagnamenta, nel frattempo nominato giudice, che era pure in quota Lega.

“Fino a ieri la Lega aveva due procuratori su 21 – prosegue Cleto Ferrari - oggi ne ha uno solo. Le pare normale per il partito che ha la maggioranza relativa in Governo? Se si vuole ragionare col sistema della ripartizione partitica bisogna tener conto degli equilibri, e non fare giochetti dietro le quinte. La nostra candidata era stata ritenuta idonea dalla Commissione di esperti che valuta gli aspiranti magistrati, ma per farla fuori si è inventata la storiella che è troppo giovane e con poca esperienza. Conosco diversi professionisti senza molta esperienza che lavorano meglio di persone che ne hanno. L’esperienza non è tutto. Aggiungo che Valentina Item, con tutto il rispetto per le donne, è mamma di due bimbi e questo fatto limita sicuramente il tempo che una donna può dedicare alla professione”.

Infine, Cleto Ferrari torna su Marco Chiesa: “Secondo me ha sbagliato e gliel’ho detto. Si è prestato a un gioco stupido e l’UDC ha sostenuto una candidata che in realtà è targata PPD. Non per nulla l’unico gruppo parlamentare che si è espresso chiaramente per Valentina Item è stato quello pipidino, mentre gli altri hanno lasciato libertà di voto. Una candidata che si presta a questo gioco davanti al popolo non sarà di certo rieletta, a causa del poco spessore. E adesso con le novità emerse negli ultimi giorni sicuramente ancora di meno. Credo che adesso Chiesa più di pensare a quel che gli ho detto io dovrebbe concentrarsi sulla sua procuratrice”.

emmebi
 

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