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Politica e Potere
29.08.2014 - 07:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Licenziamenti alla BSI, scatta l’interrogazione. Rossi: “E il Municipio di Lugano cosa intende fare?”

Il taglio dei 160 posti toccherà principalmente il Ticino e quindi soprattutto Lugano, rimarca il capogruppo PS in Consiglio Comunale chiedendo all’Esecutivo se “non è il momento di attivare un progetto pilota per i lavoratori della piazza finanziaria?”

LUGANO – L’annuncio di ieri della BSI non ha mancato di suscitare reazioni e preoccupazioni anche da parte della politica. Il taglio dei 160 posti toccherà infatti principalmente il Ticino e quindi, rimarca Martino Rossi, soprattutto Lugano.

Il capogruppo PS in Consiglio Comunale ha perciò interpellato il Municipio cittadino, chiedendo se “non è il momento di attivare un progetto pilota per i lavoratori della piazza finanziaria?”

Rossi ricorda infatti che già nel gennaio di quest’anno proprio il gruppo PS aveva interrogato l’Esecutivo sul tema domandando se non fosse il caso di intervenire con un ‘progetto pilota’, “ricordando che dal 2007 (vigilia della crisi finanziaria) il settore bancario aveva ridotto i suoi collaboratori di 1'170 unità, di cui 938 a Lugano, e che si prospettava a medio termine un’ulteriore riduzione da 450 a 1800 unità, secondo scenari più o meno pessimisti”.

Quesiti, rimarca Rossi non risparmiando una stoccata al Municipio, che hanno trovato una risposta “sostanzialmente del tipo “affari loro”, con una piccola apertura”. L’Esecutivo scriveva infatti che, vista la portata della crisi, non escludeva “l’eventualità di attivarsi per dare un impulso a tutti gli attori, considerando pure la problematica relativa alla riqualifica del personale che – è inevitabile – non potrà più trovare sbocchi nel settore specifico”. E in questo senso, rimarcava infine, “la modalità del tavolo di lavoro  potrebbe essere una soluzione efficace, con il coinvolgimento delle banche, dei partner sociali, Supsi, CSB e altri attori interessati”.

Insomma, riprende Rossi, la risposta (arrivata nell’aprile scorso) “indicava che il Municipio “non escludeva” di potersi attivare in qualche modo, anche se con poca convinzione e determinazione”. E proprio sulla base della sua interrogazione, ricorda infine, “la Commissione della gestione, trattando dell’annunciato nuovo credito per programmi di sostegno al lavoro, rilanciava il tema invitando il Municipio a: “finalizzare la richiesta di credito a precisi progetti come ad esempio il progetto pilota per i lavoratori della piazza finanziaria, che può beneficiare del finanziamento cantonale”.

Sulla base di queste considerazioni e visto il preoccupante annuncio di ieri della BSI, il partito socialista cittadino torna quindi alla carica e chiede al Municipio:

“Ha intrapreso qualche passo di quelli che “non escludeva” di intraprendere? Non ritiene che l’annuncio della BSI di pesanti misure di licenziamento collettivo non permettano più di tergiversare, men che meno alla città di Lugano, in cui il settore bancario occupa ancora (dati del 2012) quasi 5'000 persone? Quali passi intende (se intende) intraprendere il Municipio nei prossimi mesi?”

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