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02.09.2014 - 10:340
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Posteggi, Ghisletta sta con Zali: “Le motivazioni dei contrari sono settoriali e poco solidali. Ci vuole una visione globale”

Il presidente PS Lugano, autore in passato di una proposta simile a quella avanzata ora dal ministro del Territorio: “Le idee, quando corrette, sono da sostenere indipendentemente da dove vengono"

LUGANO – Il progetto di introdurre una tassa sui posteggi per le attività commerciali che generano grandi spostamenti sta costando al ministro del Territorio Claudio Zali attacchi da più fronti. A inveire, soprattutto, il mondo economico. Proposta simile però, era già stata avanzata da Raoul Ghisletta, insieme al PS, qualche anno fa.

Ne abbiamo quindi parlato con il presidente della sezione PS Lugano, cominciando proprio dal ritorno sui banchi di questo dossier.

“Beh, si tratta, in sostanza di far rispettare una legge che c’è. Trovo sia fondamentale che si prendano delle misure per far sì che la gente non sia sempre attratta dal grande centro commerciale, ma anche dalla città e dal trasporto pubblico. Si tratta di un piccolo segnale in favore dei centri urbani e di una scelta ecologica ed ecocompatibile”.

A riesumare, diciamo così, la proposta è però ora un ministro leghista. Che effetto fa?

“Le idee, quando sono corrette, sono da sostenere indipendentemente da dove vengono. Ed è chiaro che la situazione ambientale, soprattutto nel Sottoceneri, è ormai catastrofica. È perciò giusto che si applichino le leggi in modo serio quando queste esistono”.

Una tassa, come rimarcato da chi vi si oppone, che andrà a colpire i consumatori.

“Se vogliamo favorire i centri urbani e la loro pedonalizzazione, bisogna mettere anche qualche correttivo sui centri commerciali. Altrimenti è inutile dire che si vuole una città più viva e vivibile, perché diventa incompatibile. Si tratta di ristabilire la concorrenza tra il grande centro e il commercio cittadino, dove, e a Lugano lo sappiamo bene, il posteggio si paga”.

Il mondo economico, e gli altri contrari, lanciano però ‘allarmanti’ previsioni sugli effetti di questa misura. Lei cosa ne pensa?

“Si tratta dei soliti discorsi a corto termine, settoriali e poco solidali. Il Consiglio di Stato deve avere invece una visione più globale e deve saper soppesare le problematiche che non sono solo limitate al commercio. E poi non mi sembra che siano tutti su questa linea, alcuni grossi centri fanno già pagare il posteggio, come è il caso di Grancia in cui una parte viene riversata al WWF. Francamente, dobbiamo gestire meglio il nostro territorio. Perché se vogliamo continuare a riempirlo di macchine e industrie a basso valore, tra un po’ non ne resterà più nulla. Giusto allora che si prendano anche misure che incoraggino un comportamento più ecologico: una parte dei soldi incassati infatti finiranno a vantaggio dei mezzi pubblici”.

ibi

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