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17.09.2014 - 13:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Expo di Milano: un altro alto dirigente finisce sotto inchiesta

Si tratta di Antonio Acerbo reponsabile del Padiglione Italiano e commissario delegato Opere infrastrutturali Expo 2015, in particolare la realizzazione delle "Vie d'Acqua": uno dei progetti legati al Ticino

MILANO - Un altro nome eccellente è finito nella lista degli indagati nell'inchiesta sugli appalti truccati all'Expo di Milano . Si tratta di Antonio Acerbo, ex direttore generale del Comune di Milano, oggi responsabile unico del procedimento di Padiglione Italia e commissario delegato Opere infrastrutturali Expo 2015. Secondo la Procura di Milano Acerbo - sotto inchiesta per i reati di corruzione e turbativa d’asta - avrebbe favorito l'imprenditore Giuseppe Maltauro, nelle sue vesti di presidente della commissione aggiudicatrice degli appalti sul progetto delle "Vie d’acqua": uno dei progetti che interessavano anche il Ticino. Ad incastrare il manager sarebbe stato lo stesso Maltauro che, ricordiamo, una volta arrestato ha pienamente confermato le tesi investigative degli inquirenti sulla così detta "cupola degli appalti". "Il suo ruolo ora può essere un problema", ha commentato il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone. "Le indagini facciano il loro corso, ma contemporaneamente abbiamo messo in essere tutti gli strumenti perchè gli obiettivi che a noi interessano, cioè quello di realizzare le opere e di farlo nei tempi certi possa accadere”, è invece il commento del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
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