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Analisi
19.10.2014 - 08:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Lo Stato è colpevole", dal pianto all'insulto: la reazione dei lettori. Ecco perché perderemo

L'ANALISI - Un articolo che solleticava il dibattito flirtando con l'invettiva ma al contempo proponeva riflessioni "inaccettabili" per diverse parti dell'opinione pubblica. Ecco critiche e apprezzamenti

di Andrea Leoni

Sono sinceramente rimasto sorpreso dall'attenzione con cui i lettori hanno letto e commentato "Lo Stato è colpevole" (clicca qui). Un articolo che certo solleticava il dibattito flirtando con l'invettiva ma al contempo proponeva riflessioni "inaccettabili" per diverse parti dell'opinione pubblica, spesso contrapposte, e richiedeva un certo impegno nella lettura sia per la lunghezza sia per la complessità di alcuni passaggi.    

E invece ho ricevuto un numero di riscontri assolutamente inaspettato. Per e-mail, per sms, via facebook, nei commenti del blog. Persone che si sono complimentate, commosse addirittura. Altre invece che si sono arrabbiate e me lo hanno fatto sapere con picchi di insofferenza che sfiorano l'odio: abbattiamo il bastardo traditore! Altri hanno chiesto o contestato quel passaggio o quell'altro. In diversi hanno voluto aggiungere riflessioni critiche. C'è chi si è limitato a sfottere o a insultare. 

Accetto tutto e a tutti dico grazie per l'attenzione. D'altra parte chi ragiona, provoca, cerca di smuovere, punta proprio a questo: ad avere una reazione. E a questo bisognerebbe fermarsi. Perché chi come il sottoscritto ha un palcoscenico privilegiato per mettere in scena i suoi pensieri, una volta calato il sipario dovrebbe tacere e astenersi dal dibattito che segue, lasciando agli altri, a tutti gli altri, lo spazio e la possibilità di applaudire, fischiare, distruggere. 

Se questa volta vengo meno a questa regola che ho sempre cercato di rispettare anche quando le mani prudevano forte, è solo come atto di ringraziamento per la passione con cui in molti hanno voluto intervenire su un grappolo di pensieri a cui tengo. Il silenzio mi avrebbe fatto sentire in debito: per questo perdonate qualche piccola replica – scelta fra i molti messaggi pubblici e privati - nel fumoir del teatro a spettacolo concluso.

Perché perderemo   

"Il tuo articolo è buono, però mi lasci basito per la frase finale : il popolo vero che vuole eliminare le storture pensi che alla lunga si adeguerà e perderà. Biandiera bianca già alzata? Io spero vivamente di no" (majerm). 

Anch'io spero di no. Ma se devo fare un pronostico sulla base dei fatti accaduti negli ultimi dieci anni e sull'attuale situazione politica, sono pessimista, e ribadisco: perderemo. La Svizzera, giorno dopo giorno, recepisce silenziosamente regole e impostazioni dell'Unione Europea, anche grazie a quei solerti burocrati e giuristi che sembra prendano ordini prima da Bruxelles che dal loro datore di lavoro. Si sta rapidamente andando verso un diritto europeo, quantomeno sulle questioni rilevanti. Il che produce una lenta ma inesorabile integrazione: un'adesione ombra ma de facto. Quante volte abbiamo sentito "non si può fare" o "non si può più fare"? Abbiamo visto come in pochissimi anni i governanti, e una parte del mondo bancario, si siano "fumati" un totem storico come il segreto bancario. Con il de profundis ridicolo di questi giorni cantato nella resa acritica e senza condizioni sull'accordo sul libero scambio di informazioni. Il fatto poi che sei Consiglieri Federali su sette siano contrari a quanto gli svizzeri hanno deciso il 9 febbraio, fa giustamente dubitare sulla determinazione con la quale vorranno adoperarsi per implementare (come si deve) la decisione del Sovrano. Si sente già parlare di applicazione "eurocompatibile" dell'iniziativa da parte di qualche nostro politico, quando invece, prima di tutto, l'obbiettivo dei "nostri" dovrebbe essere un'implementazione che sia "svizzerocompatibile" e più ancora "ticinocompatibile". Le braghe, insomma, mi sembrano già calate per metà su ginocchia mollicce.

No, non ci credo. Si accamperanno storie e sotterfugi e una nuova votazione sarà inevitabile. E poi c'è un fatto inalienabile: l'Europa è molto grande e la Svizzera molto piccola. E quasi metà della Svizzera non è d'accordo a far saltare la Libera circolazione. La posizione dei vincitori è oggettivamente debole. Per questo credo che alla lunga sarà molto difficile tenere serrate le fila sotto la pressa dei mesi, delle minacce, dei ricatti, delle ritorsioni e di tutti quegli interessi che stanno molto più in alto di noi…servirebbe un altro Paese e un'altra classe politica per provare almeno a resistere. Le rivoluzioni e le ribellioni, le poche che riescono a realizzarsi, sono comunque destinate ad essere sconfitte: o il tempo le esaurisce o il tempo le trasforma. Alla lunga vince sempre il Potere. L'ho imparato dalla storia e dalla vita. Ma allora perché continuare a combattere? Per sentirsi vivi e per sognare una prima volta. E per il gusto di poter dire di esserci sbagliati. 

"Senza speranza"

"Il tuo articolo è senza speranza. Non hai fiducia nello Stato, in chi lo Governo e in chi lo amministra. Non hai fiducia negli uomini e ci dici pure che perderemo. Però dopo averlo letto in me si è riaccesa una speranza e la voglia di lottare. Sbaglio io? Grazie per quello che hai scritto" (Martina)  

No, grazie a te per quello che hai scritto. Anche tu hai riacceso una speranza.

"E chi lo vota lo Stato?" 

"E chi lo vota tale Stato? I politici stessi? Non mi pare, anzi..." (Francesco).

Io lo Stato non l'ho mai votato. Mi è capitato di votare dei rappresentanti chiamati a fare delle scelte per conto mio. Ma non ho mai scelto funzionari, burocrati, giuristi, diplomatici, negoziatori: quelli che indirizzano per davvero la politica quotidiana di un Paese. Ne ho mai potuto decidere sull'architettura dello Stato. O sulle politiche strategiche: scuola, energia, ambiente, economia…E neppure sulle decisioni più importanti del recente passato mi è stato chiesto un voto: dall'UBS alla Libia, dalla "strategia del denaro pulito" agli sciagurati negoziati con l'Italia.  Mi è capitato di poter fare qualche scelta grazie a miei concittadini che hanno raccolto le firme su temi sentiti dalle rispettive parti. E talvolta, le rare volte che mi è capitato di "vincere", ho visto perfino dimezzata o stravolta la mia decisione. Insomma, io questo Stato non l'ho proprio mai votato. Tu sì, Francesco?

"Ci fai incazzare"

"Caro Leoni, dici cose giuste ma le sappiamo, alla fine con questi articoli ci incacchiamo ancora di piu', non sarebbe meglio che voi giornalisti imponeste le vostre idee a chi ci governa in modo sa spronarli a difendere meglio questa crisi, ad esempio io ho sessant'anni ancora con la pala in mano, e devo pagare anche per gente che da pochi mesi e' in CH e perdendo il lavoro (guardacaso) e' in assistenza o in disoccupazione, tanti se la ridono, perche' non trovargli un occupazione? Tutti questi cervelloni che ne sanno una piu' del diavolo, possibile non siano capaci di capovolgere delle leggi stupide che danno ossigeno anche a chi non ne ha bisogno? Tiziano Terzani andava direttamente dai politici ad alzare la voce. Tutto cio' che dici e' giusto ma noi siamo piu' incazzati di prima a leggerti, buon lavoro" (Paolo)

Caro Paolo, mi pare di non aver lesinato nel tono di voce. E di sicuro molti politici hanno letto: alcuni hanno condiviso e alcuni no. Di certo la mia voce non s'avvicina neanche per un nota a quella di Tiziano Terzani. Ma neppure lui riusciva a convincere i politici…anzi. Però ha convinto molte persone. Risultato politico? Zero. Ma che arricchimento averlo potuto leggerlo e ascoltare. E soprattutto poterlo fare tuttora. Chissà che un domani all'ennesimo giro di giostra….

"Ma la sinistra?"

"Caro Andrea…le tue parole mi hanno commosso fino alle lacrime. Sono sempre stato di sinistra ed è una vita che voto PS ma per la prima volta alle prossime elezioni niente crocetta socialista, probabilmente non voterò del tutto. Ma come fanno a non capire che il nostro unico vero nemico da combattere è la UE? La UE dei finanzieri e delle banche che affama i popoli e schiaccia i più deboli? Quello che hai scritto dovrebbe urlarlo ogni capo di sinistra! Ma anche loro sono complici di quello che definisci lo Stato colpevole! Nonostante l'età, però, voglio essere più ottimista di te: hasta la victoria siempre! (Livio)

Caro Livio, i dirigenti della sinistra hanno avuto la grave colpa di aver voluto inseguire un sogno ad ogni costo. E con arroganza hanno tenuto gli occhi chiusi anche quando il sogno si è rivelato un incubo. Solo per non ammettere che si erano sbagliati. Tra questi dirigenti c'è poi chi in malafede ha voluto fare sponda sull'imperialismo europeo per cercare di vincere battaglie interne che altrimenti non avrebbe mai vinto. Tutto qui.  

"Date la colpa alla mia coscienza"

"Se dovessi diventare più egoista, più furbo o più legittimato a fottete il prossimo vi prego: non date la colpa allo stato, ma prendetevela con la mia coscienza" (Lucio)

Caro Lucio, sarebbe bello che tutti avessero la tua coscienza di ferro. Specie quando sono costretti ad obbedire un ordine o a raggranellare quattro franchi per sfamare la famiglia a fine mese. Sarebbe bello ma non è così. E dovrebbe essere dovere dello Stato occuparsi dei più deboli, tutelarli, anziché metterli gli uni contro gli o incoraggiare gli istinti e i sentimenti peggiori, come sta accadendo. Quelli forti come te se la cavano da soli.  

"Ma l'anarchia sono le frontiere chiuse?"

"Leoni leggo che sei un anarchico e hai citato Genova dove c'ero anch'io. Come fa uno come te a predicare la chiusura delle frontiere e a votare contro l'immigrazione di massa??!! Venduto, fai schifo!" (Marica)

"Marica, ti ricordi quando a Genova cantavamo "passano le merci/ non passan le persone/ è questa la loro globalizzazione"? Pensavamo che muover le persone avrebbe portato più giustizia ed equità a questo Mondo. E invece la Libera circolazione ha solo equiparato le persone alle merci. L'Unione Europea ha tolto alle persone il diritto di scegliere. Prima un cittadino aveva come interlocutore il comune, il Cantone e la Confederazione. Oggi ha Bruxelles, la BCE, il Fondo monetario internazionale, dove burocrati e banchieri senza scrupoli decidono, senza alcuna legittimazione popolare, della tua vita. Se mettere una frontiera significa mettere una barriera tra noi e loro, allora la costruzione di quel muro sarà il più grande atto di libertà che potremmo fare. Come diceva Fabrizio De André, molto prima che questo Mostro assumesse le sembianze attuali, è fondamentale riscoprire la propria identità e la propria indipendenza. E quindi sentirsi prima di tutto ticinesi, sardi, catalani, bretoni…è dai nostri territori, con la nostra cultura, che dobbiamo riappropriarci della libertà che ci hanno portato via. Solo in un pezzo di terra libero potremo aiutare e accogliere chi ha bisogno. Dopodiché il discorso sull'anarchia oggi sarebbe troppo lungo: magari un'altra volta lo facciamo.   

"La colpa è di PPD, PLR e Lega"

Caro Leoni, il programma di politica economica di Lega, Ppd e Plr fino al 2008 era: ATTRATTIVITÀ DEL TICINO PER LE AZIENDE ESTERE, IN PARTICOLARE QUELLE ITALIANE...e, per esempio, il Nano diceva "che almen i porta scià danee!".
Ora, libera circolazione o meno, tutti 'sti schiavisti, a colpi di agevolazioni ed esenzioni fiscali, li abbiamo voluti NOI ticinesi (inconsapevolmente o no), o meglio, coloro che hanno votato Lega, Ppd e Plr. Altro che Stato e fantomatiche presenze statali oscure.

L'unica soluzione che possa conciliare economia e decenza nel mondo del lavoro, sono i salari minimi, ma, ancora una volta, Lega, Ppd, Plr e anche Udc non li hanno voluti.

Quindi, se vuoi un po' di colpa me la prendo anche io, ma è inutile tirare fumogeni quando i responsabili di questa situazione sono i promotori della politica sopracitata: LEGA, PPD E PLR, ché la libera circolazione c'è anche a San Gallo! (extracomunitario)

Caro extracomunitario, ti cito dall'articolo "Lo Stato è colpevole. E per Stato intendiamo le istituzioni politiche, tutte. I partiti che hanno la responsabilità attraverso le loro donne e i loro uomini di muovere gli ingranaggi del Paese e di disegnarne il destino". Sei tu che tra i partiti ne "dimentichi" uno che invece ha responsabilità molto serie: per amor dell'Europa si è disinnamorato della Svizzera. 
Sono d'accordo sul fatto che la promozione economica del nostro Cantone ha prodotto un disastro economico, sociale ed ecologico. E tra i responsabili ci sono, con gradazioni di colpa diverse, anche quelli che citi tu. Ma non si può tacere un altro dato di fatto: senza UDC e Lega saremmo nell'Unione Europea e tutto sarebbe peggio.
Il salario minimo non lo ha voluto il popolo prima che i partiti. La Libera circolazione esiste anche a San Gallo ma San Gallo non confina con l'Italia e non dà lavoro a 62'000 frontalieri. Nonostante questo il 58% dei sangasllesi ha votato per farla saltare il 9 febbraio. 
Comunque credo che il tema dei partiti, e più ancora lo schema destra-sinistra, sia superato. La prossima distinzione fondamentale per gli elettori sarà tra chi è filoeuropeista e chi è euroscettico. Da questo spartiacque passa il nostro destino. 

"Tesi allucinante"

Tesi allucinante del filone complottista, che ha tanto successo di questi tempi. Indegna per un giornalista, ammesso che Leoni ne sia uno. (mecchio)

Mecchio, non c'è nessuna tesi e nessun complotto. Questi fanno tutto alla luce del sole. L'ho solo scritto da indegno giornalista.  

"Quanta ipocrisia"

Condivido sia l'articolo che i commenti.
Faccio parte della schiera degli imprenditori, di quella parte che ancora credono nell'etica professionale e privata e per questo, le difficoltà a proseguire non mancano, ( difficile combattere contro i "furbi").
Tanta,troppa ipocrisia da parte di tanti, anche di imprenditori che per farsi belli agli occhi di tutti, dicono di condividere la tutela del Lavoratori e del territorio, ma al lato pratico, sfruttano l'occasione per guadagnare sempre di più, per ingordigia per sete di potere o forse per poter apparire "grandi" agli occhi della gente!?
Hanno comportamenti scorretti, "tirano" i prezzi mettendoti a confronto con i concorrenti della vicina Italia, o con Ditte che aprono un ufficio sul territorio, mantenendo la produzione e la manodopera, tutta all'estero.
Si viene anche spesso a conoscenza di Ditte che sul territorio, assumono dipendenti a 800 / 900 €, non solo Call Center, anche chi crea Siti Intnernet e servizi, venduti a prezzi stracciatissimi (sotto i Fr.1000.-) e altre attività poco chiare, possibile che chi queste situazioni le deve sorvegliare, non sappia nulla di tutto il marcio che si è insinuato sul territorio?
Forse hanno dei tornaconti?! Situazione vergognosa!!! E per il nostro Governo?.... Va tutto bene! ??????? (laluna)

"Prima pagine venti notizie/ ventuno ingiustizie e lo Stato che fa/ si costerna, s'indigna, s'impegna/ poi getta la spugna con gran dignità".  

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