LUGANO – Diciamo così: non è nata dichiaratamente per opporsi alla tassa sui grandi generatori di traffico (il cosiddetto balzello sui posteggi) proposta da Claudio Zali. Ma se il ministro leghista non avesse lanciato la controversa offensiva che mira a ridurre il traffico e a chiamare alla cassa chi lo induce o lo produce, probabilmente non sarebbe nata. L’associazione di cui parliamo si chiama Economia Ambiente e verrà presentata ufficialmente forse già settimana prossima.
È stata costituita nei giorni scorsi da associazioni economiche e imprenditori ticinesi con l’intento, stando a quanto si sa e si sente negli ambienti interessati, di aprire un tavolo di discussione e di confronto sui temi ambientali, primo fra tutti il problema del traffico che sempre di più attanaglia il Ticino. Un tavolo aperto a 360 gradi a chi vuole contribuire al confronto.
Bocche cucite sui dettagli e sulle proposte alternative che l’associazione formulerà. Ma qualche indiscrezione filtra: le soluzioni, sostengono i fondatori di Economia Ambiente, non passano dall’imposizione di nuove tasse. Occorrono misure razionali, condivise, ben studiate e non improvvisate, per evitare di penalizzare l’economia in un momento già difficile. Premiare chi si impegna concretamente per la riduzione del traffico, invece di penalizzare semplicemente chi lo genera… Questi sembrano essere in linea di massima i principi che i promotori intendono portare avanti. Ma a giorni ne sapremo di più.
emmebi