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Cronaca
29.10.2014 - 10:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

La parola ai pescatori. Norme più severe per tutelare i pesci e salvare i fiumi? "Ecco cosa ne pensiamo"

Il dibattito lanciato dal liberatv ha suscitato parecchie reazioni da parte dei pescatori ticinesi

LUGANO - Gli articoli e le riflessioni che liberatv ha dedicato nelle ultime settimane alla pesca in Ticino (leggi articoli correlati, compreso la lettera aperta di Alex Palme) hanno avviato un dibattito. Su Facebook e sul nostro blog.
Molti pescatori hanno scritto la loro opinione in particolare su due temi che dividono i “dilettanti”: la proposta di ridurre da 12 a 6 il numero massimo di catture giornaliere di trote e la decisione (per effetto della legge federale) di vietare in fiumi e torrenti qualsiasi amo munito di ardiglione.
Se si poteva pensare che da una parte ci fossero i pescatori a mosca e dall’altra i “tradizionalisti”, i commenti ci hanno fatto capire che il discrimine tra chi vuole norme più restrittive e chi no, non passa più dalla tecnica di pesca. E che quasi tutti i pescatori che sono intervenuti nel dibattito sono favorevoli a regole più ferree per la protezione della trota.
Riportiamo qui alcune delle opinioni espresse.
 
Gianni: “Sono un vecchio, purtroppo, pescatore che ha potuto apprezzare la trota fario dei riali e dei fiumi incontaminati, del Ticino! Oggigiorno la situazione è cambiata in modo preoccupante sia per quanto concerne l'habitat della trota sia per tante altre ragioni ambientali e idrologiche!
In Grigioni da oltre 20 anni si possono pescare solo 6 trote, è così difficile copiare in modo intelligente chi fa meglio di noi!
Lo stesso Ufficio Caccia e Pesca, nel settore della caccia è oltremodo severo (in certi casi a giusta ragione, a parte le Pernici bianche), in quel della pesca si naviga a vista!”.

Francesco: "Sono davvero deluso dalle recenti esternazioni dei pescatori a mosca (che poi mi domando se la pensan davvero tutti cosí). Invece di restare coesi e uniti (come una grande famiglia dei pescatori) ecco che escono con delle inutili e sterili polemiche. A questo punto io mi chiedo:
1. Invece di lamentarvi, perchè non partecipate al dibattito democratico che avviene da decenni in seno alla FTAP?
2. Oltre a favorire i vostri interessi, quali proposte atte a migliorare veramente la pesca ticinese nella sua globalità avete mai proposto? Per intenderci a voi dei laghi non interessa nulla.
3. Ma come mai, voi che praticate il catch and release non vi siete mai schierati contro la legge che vieta questa pratica, che è la vera rovina della pesca dilettantistica, che per intenderci allontana i bambini dalla pesca per intenderci.
Con tutto il rispetto, occorre essere coerenti, evitare polemiche e restare uniti per i veri interessi della pesca ticinese ma anche svizzera".

 

Gabba: “Prendo in considerazione un solo punto di questo articolo. Quando si dice "È chiaro che la FTAP, ha il potere di influenzare le regole, ma lo fa democraticamente coinvolgendo tutti gli attori in gioco e le società di pesca.". Certo, democraticamente, ovvero chiedendo a tutte le società di pescatori, affiliate ad essa, di esprimersi in merito alle loro proposte. Punto! Gli unici attori in gioco che vedo, sono gli affiliati a tale società che poi, a dirla tutta, sono solo coloro i quali sono ai vertici. Quanti pescatori partecipano attivamente alle discussioni in merito di tali scelte? Tutti e 3-4000? Non credo proprio... Vero è che chi non partecipa alle assemblee non dovrebbe avere il diritto di parola. La sua possibilità di dire la sua l'ha come tutti gli altri e forse sta a tutti bene così (anche se negli ultimi tempi sembra che non sia proprio questa la tendenza). L'ultima considerazione verte invece su l'attore, vero, principale: l'UCP. Ufficio preposto dal cantone in merito alle questioni di caccia e pesca. Possibile che siano i pescatori a decidere e non chi ha studiato, studia e sa come funziona veramente la biologia dei nostri fiumi? Che a questo ufficio si possano portare consigli, modifiche di legge, penso sia più che lecito, ma che poi le decisioni vadano contro a quanto espresso da tale organismo mi sembra che rasenti il ridicolo”.

Renzo: “I problemi della pesca non sono secondari o riservati ai soli pescatori: complimenti a Bazzi che ha voluto presentarli. Va peró precisato: la contrapposizione "pescatori tradizionali/moschisti" è sbagliata. Giusto sarebbe "pesca distruttiva" - "pesca conservativa, rispettosa dell'ambiente", dove nella seconda categoria entrano certamente i moschisti ma anche tantissimi - credo la maggioranza - pescatori tradizionali.
Finalmente il DT (dopo anni e anni di mera contemplazione) ha affrontato le diverse problematiche. Certo, non tutte le ciambelle riescono col buco: quella sulle quote giornaliere ha però il buco troppo grande... Credo e spero però che il DT se ne renda conto e vi ponga rimedio al più presto: la situazione attuale delle 12 catture al giorno è vergognosa. Alla RSI hanno più volte diffuso un servizio dove si vede il presidente della FTAP fare incetta di pesci in modo smisurato: sono proprio queste cose che non dovrebbero più succedere: svuotare i fiumi non ha alcun senso e non fa parte di una pesca responsabile”.

Venza: “Premetto che sono pescatore grigionese dall'età di 16 anni (oggi di 38) nel nostro cantone sono ormai anni che i ritegni sono vietati, non vedo perché il canton Ticino a differenza di tutta la Svizzera deve fare "l'öf fò da la cavagna" in barba ad una legge federale, i problemi odierni riferiti a deflussi minimi, cormorani, sicuramente sono parte della problematica, che ci sia una campagna politica "ramasaa voti" questo non lo so, comunque il ritegno sulle esche a differenza di un amo senza ardiglione produce meno lesioni al pesce in caso di rilascio, dando maggiore possibilità di sopravvivenza e rende a parere personale la pesca più difficile e adrenalinica. Sul numero di catture massime non entro nemmeno i materia, perché ritengo il numero di 12 salmonidi una cosa abominevole per i corsi d'acqua (fiumi e laterali), discorso diverso per i laghetti alpini, dove regolarmente vengono immesse trote iridea "pronta pesca".
In conclusione aggiungo una nota riflessiva, nel resto del mondo la pratica del cacht & relase "pesca e rilascia" è permessa e ben vista, in Svizzera tale pratica è vietata, grazie all'intervento di pseudo animalisti, addirittura perseguita penalmente, vi chiedo andate a visitare alcuni corsi d'acqua dove tale pratica è permessa e poi vi renderete conto della grande pescosità di tali fiumi. Chiaro non deve essere imposta, ma almeno lasciar scegliere al pescatore. Non tutti pescano per cibarsi...”.

Rezz57: “Nell'articolo concernente l'ardiglione appare: (Tanto che una delegazione di pescatori ticinesi, accompagnata dal consigliere nazionale Fabio Regazzi è già andata a far sentire la sua voce a Berna). Ma siamo sicuri che la maggior parte dei pescatori Ticinesi sono contro l'abolizione dell'ardiglione?”.

Alexfly: “In Vallese e altri cantoni pescano da decenni con l'imbragata senza ardiglioni ... non c'è nessun problema... usano altri metodi per non far scappare l'esca. Basta informarsi”

Piero: “Leggendo l'articolo mi sono accorto che sono stati fatti i nomi di Alex Palme e Piero Zanetti, ma francamente non riesco a capire chi possa essere il il pescatore tradizionale di lunga data e di classe e per chiarezza invito quindi Marco Bazzi a delucidarmi/ci. Inoltre vorrei precisare che non é vero che non si potrà più pescare con la "montura" ticinese, con il cucchiaino e con i rapala, ma è vero che questi attrezzi dovranno per legge federale essere muniti di ami senza ardiglione come in tutti gli altri cantoni svizzeri”.

Giuse: “Sono quasi quarant'anni che vado a pesca, ed ho assistito impotente ad un inesorabile ed irreversibile calo di catture e soddisfazioni nella pesca. Un tempo era colpa dei deflussi, poi sono arrivati i cormorani, gli spurghi , l'inquinamento e quant'altro. Insomma sempre colpa di qualcun'altro, ma mai dei pescatori che per anni hanno prelevato dai fiumi pesci in quantità e misure a dir poco scandalose , misure minime ridicole, tanto che scientificamente provato, si uccideva pesce che non aveva nemmeno avuto la possibilità di riprodursi. Intanto la tecnologia faceva progressi, lenze sempre più invisibili e resistenti, mobilità accresciuta, tecnologia ed attrezzature in evoluzione continua, e dall'altra parte sempre il povero pesce che deve resistere a sempre maggiori insidie. Ora, secondo me , la pesca sportiva sui nostri fiumi e laghi da parte nostra non deve più essere una fonte di sostentamento alimentare ma un " sano diletto". Non bisogna intaccare il capitale (ormai misero) ma raccogliere solo gli interessi. Quindi ogni azione intrapresa a favore del pesce e non a discapito del pescatore va interpretata come una logico e razionale investimento per il futuro della pesca e dei pescatori per le generazioni future, i nostri figli !! Se togliamo l'ardiglione e qualche pesce ci scappa, vorrà dire che quest'inverno depositerà le uova e ci sarà una nuova generazione di pesci l'anno prossimo!! 6 pesci al giorno bastano ed avanzano secondo me”.

Ancora Rezz57 commenta l’intervento di Davide Rossi (leggi articolo correlato).

“Sono d'accordo con quello che scrive l'amico pescatore Davide,
da svariati anni ci rechiamo in fiumi e torrenti a praticare la nostra passione, ma purtroppo si vedono dei cali catastrofici, non solo dell'pescato (quantità) ma anche nella qualità (misura) dell'Pesce.
E chiarissimo che non abbiamo più bisogno di portare a casa il pescato tutte le volte dopo una battuta di pesca, ma a volte una Trota, qualche Persico o Coregone fa anche piacere mangiarselo.
Io ho passato la mia Infanzia in CH Tedesca e non vi dico quale regole esistevano già nell'lontano 1960-70 esempio (x trota)misura minima 35cm 5 pesci all'giorno non più di 100 pesci all'anno pesca senza ardiglione etc... costo della licenza di pesca ultima staccata da mio padre 320 franchi nell' 1976!!!!!!! ((SIA ANDAVA A PESCA ANCHE PER MANGIARE))
ma era comunque uno spasso andarci, prendevi o no chi se ne importa perché lo sapevi che i Pesci cerano probabilmente quell'giorno non ne volevano sapere di abboccare!!!!!!!!
Forse e meglio rivedere un po’ il tutto se vogliamo la Pesca nell'nostro Cantone cosa possiamo offrire ai futuri pescatori per non parlare dei turisti! visto che ce un sacco di gente che dalla Germania, Francia, CH Tedesca e Francese vanno in Austria, Slovenia, Italia etc a pescare sborsando fior di soldi, e non sono tutti milionari o pescatori di "elite" come vengono chiamati da certe persone i moschisti alle nostre latitudini!!
perché non possono fermarsi qui!
La risposta e semplice cosi gli offriamo DIVIETO DI ENTRARE IN ACQUA / MISURE MINIME RIDICOLE/QUANTITA DELL PESCATO ASSURDE/PESCA DELL TEMOLO PROIBITO etc. E DULCIS IN FUNDO COSA PESCANO?
Forse i signori che hanno in mano la questione è meglio che si consultano con persone che vivono questi problemi direttamente e poi. Meditate signori Meditate”

 

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