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Quarto Potere
21.11.2014 - 14:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Rusconi: "Ecco perché mi sono stufato della RSI e non vado più ai loro dibattiti". Ceschi: "Continueremo ad invitarlo"

Il Consigliere Nazionale spiega la rottura con la radiotelevisione pubblica che sarebbe alla base della sua rinuncia alla presidenza della Deputazione. La replica del responsabile dell'informazione di Comano

LUGANO – Pierre Rusconi non commenta la notizia sulla sua rinuncia alla presidenza della Deputazione ticinese alle Camere federali. "Ne discuteremo il mese prossimo", si limita a dire. Il Consigliere Nazionale UDC invece racconta della rottura consumatasi tra lui e la RSI. 

Secondo la Regione, che stamane ha rivelato la volontà di Rusconi di non succedere a Fabio Regazzi alla guida dei deputati ticinesi a Berna, una delle ragioni starebbe proprio nella frattura tra il deputato democentrista e la radiotelevisione pubblica. Impossibile, infatti, per il Presidente della Deputazione, che è il portavoce del gruppo, pensare di negarsi ai microfoni e ai taccuini della RSI. 

"Non sono arrabbiato, sono stufo", esordisce Rusconi. "Stufo – aggiunge – di preoccuparmi dello spazio che la RSI dedica, o per meglio dire non dedica, al mio partito. Purtroppo c'è una disattenzione continuativa verso l'UDC. Sarà anche causale, però...". 

Di conseguenza da qualche tempo Rusconi ha deciso di non partecipare più ai dibattiti televisivi e radiofonici organizzati da Comano e neppure di rilasciare interviste. "Io – prosegue Rusconi nel suo racconto - ho spiegato le mie motivazioni a chi di dovere alla RSI e ho comunicato che non avrei più accettato inviti ai dibattiti o interviste".

Ma c'è un caso scatenante, chiediamo. "Gli episodi – risponde Rusconi – sono moltissimi. Il più eclatante che posso citare negli ultimi mesi è quello sul dibattito in Consiglio Nazionale sul raddoppio del Gottardo. Al di là di come la si pensi sul tema, nessuno può negare che fosse per il Ticino la discussione parlamentare dell'anno. Tanto che il Quotidiano ha realizzato uno speciale. Ebbene, in quella occasione, giustamente, sono state trasmesse tutte le opinioni dei vari partiti rappresentanti dai deputati ticinesi. Hanno anche intervistato il Consigliere di Stato Claudio Zali e il rappresentante dell'iniziativa delle Alpi. Su venti minuti di speciale l'unico partito a cui non è stato dato spazio è stato l'UDC. Neppure dieci secondi su venti minuti di speciale. Faccio notare che il gruppo parlamentare dell'UDC è l'unico che ha votato compatto per il sì al raddoppio. E io mi sono impegnato affinché questo avvenisse, in particolare convincendo tutti i parlamentare romandi che erano all'inizio piuttosto scettici. E quando ho chiesto alla RSI come mai l'UDC non è stato dato spazio all'UDC, mi è stato risposto che Giovanni Merlini aveva parlato a nome di tutti i partiti borghesi. Veda lei…".

Ma non è solo questo episodio, tiene a precisare Rusconi: "Abbiamo visto ancorta ieri sera come siamo stati trattati. La presentazione della lista per il Consiglio di Stato de "La destra" non era neppure nei lanci del Quotidiano, al contrario di quanto accaduto con le altre liste". I problemi, precisa Rusconi, sono in particolare con il Quotidiano. "Con la radio è sempre andata piuttosto bene. E il telegiornale, se non intervista me, raccoglie comunque l'opinione di qualche mio collega del gruppo parlamentare. Che per me va benissimo".    

Il Consigliere Nazionale da ieri è ufficialmente candidato al Governo proprio sulla lista de "La destra". Ma, a quanto pare, neppure la campagna per le cantonali lo farà desistere dalla sua "protesta": "E non mi crea nessun problema. Ci sono mille altri mezzi per comunicare con gli elettori, dai portali alla stampa scritta. Non ho nessuna intenzione di fare un passo indietro". 

Insomma, chiediamo infine a Rusconi, non c'è proprio nessuno spazio per un chiarimento. "Di chiarimenti ce ne sono già stati in passato ma sono durati lo spazio di un battito d'ali. Poi vedremo come ci tratterà la RSI in campagna elettorale. Ma per quanto mi riguarda, al momento, sono fermo sulle posizioni che le ho espresso".

Raggiunto per una replica, il responsabile dell'informazione RSI Reto Ceschi, si limita a dire: "Noi continueremo ad invitare Pierre Rusconi e lui continuerà ad essere libero di accettare o meno. Lo inviteremo, come è corretto,  anche per la campagna elettorale per le Cantonali, essendo lui candidato al Governo. La sedia per lui sarà disponibile ma per lui soltanto. Se non verrà resterà purtroppo vuota. Purtroppo, naturalmente, per gli elettori dell'UDC. A me personalmente dispiace che Rusconi abbia assunto questa posizione perché lo ritengo un elemento prezioso nel dibattito". 

AELLE

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