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Salute e Sanità
26.11.2014 - 13:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il Ticino è pronto ad affrontare l'ebola, se mai dovesse arrivare

Il personale medico, infermieristico e tecnico è stato formato ed equipaggiato appositamente per la presa in carico di persone colpite dal virus o per le quali esiste il sospetto di contagio

LUGANO – È stata presentata oggi alla stampa la speciale unità di sorveglianza a pressione negativa allestita all’Ospedale Regionale di Lugano per accogliere un paziente contagiato o a sospetto di contagio da febbre emorragica Ebola. Il personale medico, infermieristico e tecnico è stato formato ed equipaggiato appositamente per la presa in carico di persone colpite dal virus o per le quali esiste il sospetto di contagio. Le misure tecniche e organizzative predisposte in coordinamento con l’Ufficio del Medico cantonale per isolare questa struttura consentono di escludere qualsiasi possibilità di contatto con altri pazienti degenti o ambulatoriali o con visitatori. L’allestimento di questa speciale camera, che potrà servire anche per il ricovero di pazienti colpiti da qualsiasi patologia ad alto potenziale di contagio, fa seguito alla richiesta formulata ai cantoni dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). All’Ospedale Civico di Lugano, dove ha sede il Servizio di prevenzione delle infezioni nosocomiali dell’EOC, è pienamente operativa la nuova speciale unità d’isolamento a pressione negativa. La struttura è dotata di un sistema di filtraggio totale dell’aria prima della sua espulsione verso l’esterno e di speciali spazi tecnici per la sorveglianza e lo smaltimento dei rifiuti e per le complesse operazioni di vestizione e svestizione del personale chiamato ad occuparsi di questi pazienti. Tutte le procedure previste in caso di ricovero di un paziente colpito dal virus della febbre emorragica sono state sottoposte a un primo collaudo completo il 12 novembre. Una struttura permanente, utile anche per altre malattie infettive La camera d’isolamento a pressione negativa, che diventerà una struttura permanente dell’Ospedale Civico, potrà essere usata per ricoverare pazienti colpiti da qualsiasi malattia infettiva potenzialmente pericolosa e per dispensare la terapia intensiva. Le autorità sanitarie svizzere, tramite l’UFSP, seguono fin dall’inizio con attenzione gli sviluppi dell’epidemia di Ebola e hanno predisposto un piano d’azione che prevede, tra l’altro, l’allestimento nei cantoni di speciali unità d’isolamento simili a quella dell’Ospedale Civico.
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