LUGANO - Ha parlato a braccio per mezz’ora, nella sala grande di Villa Ciani, il vecchio asilo che ha frequentato da bambino e dove aveva il simbolo del cane. Ha fatto un piccolo show a ruota libera, come sa fare lui. Ha parlato del passato - delle Olimpiadi di Soci - e del futuro, dello spettacolo che con la sua compagnia sta allestendo insieme al Cirque du Solei per raccontare il Messico…
Il protagonista, ieri sera, all’aperitivo dell’Associazione ricreativa dei dipendenti della Città di Lugano, è stato lui, Daniele Finzi Pasca, invitato dal presidente, Fabio Schnellmann: “Ho assistito recentemente a una ‘performance’ simile di Daniele e mi è piaciuta molto. Così mi son detto: invece di fare il solito aperitivo, che va bene, proponiamo anche un momento di riflessione…”.
E naturalmente Finzi Pasca ha parlato di Lugano, dei suoi progetti legati al LAC. “Pochi ancora conoscono la nostra città – ha spiegato – e basta andare in centro Italia per trovare gente che si stupisce che da noi non si parli lo svizzero”.
Ecco perché è importante puntare sulla cultura, come elemento distintivo e caratterizzante, ha detto in sostanza l’artista. “Non difendere la cultura significa non difendere le proprie origini. Adesso verrà Natale e saremo tutti più buoni. Poi, con l’anno nuovo anche Lugano avrà finalmente un grande teatro, come tutte le città del mondo”.
E ha aggiunto: “Più le cose si fanno difficili più bisogna saper creare nuovi orizzonti, raccontare storie che fanno sognare…”.
L’importanza della cultura è stata sottolineata anche dal sindaco Marco Borradori e dalla vicesindaco Giovanna Masoni Brenni, entrambi intervenuti per portare il saluto del Municipio ai circa 250 dipendenti presenti. Ma non solo un saluto: anche rassicurazioni e garanzie in un momento che chi lavora per Lugano vive con apprensione, a causa delle difficoltà finanziarie della città. La preoccupazione per il proprio futuro lavorativo, sui volti di alcuni dipendenti, era palese, e la si percepiva anche nei discorsi sussurrati tra un brindisi e l’altro.
L’Associazione che Schnellmann presiede da ben 18 anni conta un migliaio di iscritti, ma non è un sindacato e neppure un comitato del personale. Non ha dunque il compito di difendere posti e condizioni di lavoro. Lo scopo è invece creare scambi, conoscenze e contatti tra coloro che lavorano per la Città. Ogni anno vengono organizzati due aperitivi, uno estivo e uno prenatalizio, oltre ad altri eventi di vario genere: manifestazioni sportive, culturali e ricreative. Momenti di incontro che oggi più che mai, di fronte all’incertezza, diventano occasioni di confronto, nel segno del “restiamo uniti e fiduciosi”.
emmebi