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13.01.2015 - 08:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, il PS attacca Quadri: "Dirige il Dicastero integrazione ma fomenta l'odio anti-islamico. Il Municipio prenda posizione"

Interrogazione del presidente Ghisletta e del gruppo in Consiglio comunale: "Da parte del municipale un modo paranoico di affontare la questione islamica. Le sue posizioni sono compatibili con la direzione del Dicastero?"

LUGANO - “Posizione del Municipio di Lugano nei confronti di due recenti scritti che diffondono odio anti-islamico da parte del capo Dicastero integrazione e informazione sociale della Città di Lugano”. Questo è il titolo dell’interrogazione del gruppo socialista in Consiglio comunale che critica aspramente il municipale leghista Lorenzo Quadri.

“Ci preoccupa molto la posizione – si legge nel testo firmato dal presidente del PS luganese Raoul Ghisletta e dagli altri consiglieri socialisti - di odio anti-islamico ultimamente resa pubblica dal municipale Quadri, in quanto si tratta del municipale che dirige il Dicastero integrazione e informazione sociale. Tra i tre obiettivi del Dicastero indicati nel sito della Città figura quello del “Vivere insieme”: il Dicastero promuove iniziative volte alla solidarietà di vicinato, al dialogo tra le culture, alla conoscenza reciproca e alla cittadinanza attiva. Come Iniziative del Dicastero si citano: la Festa dei Vicini, TraSguardi, la Promozione del volontariato sociale e il Forum di dialogo interreligioso”.

Ora, proseguono i socialisti, ci sembra chiaro che il capo Dicastero non condivida il dialogo con la religione musulmana, come traspare da due suoi recenti scritti che sono volti a seminare l’odio contro tutta la comunità islamica, facendo di ogni erba un fascio. Gli interroganti allegano quindi la prima pagina del Mattino della domenica del 14 dicembre 2014, testata che Quadri dirige: “In questa prima pagina l’organo della Lega dei Ticinesi se la prende demagogicamente con la direzione del Partito socialista di Lugano, “rea” di aver incontrato il 5 dicembre l’imam della moschea di Viganello, Samir Radouan Jelassi, e i responsabili della Lega dei musulmani in Ticino per discutere dei problemi che incontra la comunità a Lugano, segnatamente della mancanza di luoghi di culti sufficientemente capienti e del fatto che i suoi membri sono bersaglio di pregiudizi (nel comunicato diramato dal PS Lugano dopo l’incontro si sottolineava peraltro come la Lega dei Musulmani in Ticino riconosce chiaramente lo stato di diritto e le leggi della Svizzera, per cui l’attacco del Mattino, che dipinge i dirigenti del PS come dei fiancheggiatori o magari anche dei terroristi islamici, è veramente diffamatorio e in malafede)”.

Allegato all’interrogazione c’è anche l’articolo pubblicato l’11 gennaio 2015 sul Mattinonline che, secondo il PS, “è pure molto grave in quanto strumentalizza i gravissimi attentati terroristici del 7-9 gennaio 2015 da parte di 3 estremisti islamici francesi per denigrare nuovamente e gratuitamente la direzione del Partito socialista di Lugano e per condannare nel contempo tutta la religione islamica e tutti i suoi aderenti, rei di avere dei “principi incompatibili con le libertà occidentali”. Ora ci sembra che questo modo paranoico di affrontare la questione islamica e di buttare le colpe del terrorismo estremista su tutta una religione e su tutta una comunità religiosa, che in Ticino conta 5'000 aderenti, sia moralmente indegno, intellettualmente disonesto, socialmente disgregante e politicamente incompatibile con il ruolo di municipale capo dicastero dell’integrazione a Lugano. In questo delicato momento una presa di posizione politica chiarificatrice si impone a nostro avviso da parte del Municipio di Lugano”.

I socialisti chiedono quindi al Municipio se “ritiene che “nel mondo musulmano vigono principi che sono incompatibili con le libertà occidentali” e concretamente che vi siano comunità islamiche a Lugano che professano questi principi incompatibili con le libertà occidentali - come sostiene e come dipinge caricaturalmente il capo Dicastero integrazione e informazione sociale sul Mattino/Mattinoline, tratteggiando di riflesso e alla stessa stregua, caricaturalmente, anche la direzione del PS Lugano, rea ai suoi occhi di dialogare con la Lega dei musulmani in Ticino / i responsabili della moschea di Viganello?”.

Se ritiene inoltre che la posizione espressa dal capo Dicastero sia compatibile con la direzione del Dicastero integrazione e informazione sociale, e come valuta la situazione degli spazi religiosi necessari alla pratica del culto islamico a Lugano, spazi ritenuti insufficienti dalla Lega dei Musulmani in Ticino.

 

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