LUGANO - Il Ministero della salute italiano sta valutando la possibilità di introdurre il divieto di fumo nei parchi pubblici, negli stadi, nelle spiagge attrezzate e sulle auto con bambini a bordo. La notizia è delle scorse ore e ieri il portale Tio ha sentito l’opnione di Alberto Polli, presidente dell’Associazione svizzera non fumatori, che ha detto: “Pensiamo che queste siano misure adottabili ed efficaci anche in Ticino e, più in generale, in Svizzera. Si tratta, infatti, di spazi pubblici in cui il fumo dà fastidio. A quelli citati, anzi, aggiungerei le terrazze dei ristoranti, dove le persone, pur all’esterno, sono disturbate dal fumo mentre mangiano”.
La replica non si è fatta attendere. Oggi il presidente di GastroTicino, Massimo Suter, ha “postato” la sua opinione sul suo profilo Facebook.
“Premetto – scrive - che ero e sono favorevole al divieto di fumo nei locali pubblici per rispetto reciproco, ma qua si sta oltrepassando ogni limite della libertà individuale!!! Mi risulta che l'aria sia di tutti, e che tutti scelgono individualmente se recarsi in un esercizio pubblico o meno, per cui se in terrazza si fuma posso sempre decidere di recarmi altrove”.
Suter spiega poi perché trova “alquanto pericolosa” la proposta di Polli: “In primis si darebbe un'ulteriore "mazzata" ad un settore in grave difficoltà, secondariamente ci potrebbero essere altri fattori di disturbo: il consumo di alcol (istigazione all'alcolismo), bambini che piangono (provocazione di emicrania), cani (patogeni, allergeni), clienti di altre culture (istigazione all’odio razziale), innamorati che si baciano (pornografia), coppie che litigano (violenza domestica)....”.
“Quindi in buona sostanza – conclude - smettiamola di voler fare i falsi moralisti e riprendiamoci la nostra libertà di agire e pensare, senza che qualcuno o qualcosa interferisca continuamente nel nostro quotidiano, ma soprattutto nelle nostre attività commerciali, imponendo sempre nuovi divieti!”.
red