LUGANO - "Magari si tagliasse la lingua così, oltre che cieco, sarebbe pure muto". Questo post pubblicato su Facebook contro il presidente del Governo Manuele Bertoli ha messo nei guai una dipendente del comune di Lugano, collaboratrice del Museo delle culture. Il Municipio ha infatti aperto un’inchiesta amministrativa contro la donna. Lo scrive oggi il Corriere. L’episodio risale a novembre, quando la dipendente scrisse pesanti insulti contro un collaboratore di Bertoli e poi la frase contro il ministro. La notizia giunge il giorno dopo quella sull’identificazione dell’uomo – un agente di sicurezza privata - che cercava un cecchino per uccidere il presidente del Governo.