ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
25.04.2015 - 17:550
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Terremoto in Nepal, attivata la Catena della solidarietà. Dadò: “Un abbraccio al grandioso popolo delle montagne”

Le notizie che giungono dal Nepal diventano ogni minuto più drammatiche, scrive Dadò sul suo profilo Facebook ricordando, con alcune foto, uno dei suoi viaggi nel paese. Ecco come aderire alla raccolta fondi

LOCARNO/KATHMANDU – “Ogni minuto che passa giungono notizie sempre più tragiche e devastanti dal Nepal. Da Kathmandu fin sull'Everest dove sono scese delle grosse valanghe”, scrive Fiorenzo Dadò pubblicando alcune foto di uno dei suoi viaggi nel paese e rivolgendo “un abbraccio al grandioso popolo delle montagne”.

“Per chi ci è già stato e conosce quelle magnifiche vette – scrive ancora – può ben immaginare la spaventosa devastazione che un seracco può provocare. Ma a far rincrescere ancor di più non sono solo o tanto gli alpinisti, che come me vanno su quelle montagne a cercare la serenità ma sanno anche il pericolo a cui vanno incontro. Un pensiero va soprattutto al grande e valoroso Popolo delle montagne, già povero e in difficoltà, oggi così duramente colpito nella sua più profonda intimità”.

Le notizie restano frammentarie, ma a ogni aggiornamento la situazione si rivela sempre più drammatica, soprattutto nella capitale e a Pokarah, città a un’ottantina di chilometri dall’epicentro del sisma, a Lamjung, nella parte occidentale del paese. Le vittime hanno superato il migliaio e i danni agli edifici, spesso fatiscenti, sono enormi.

La preoccupazione sale quindi anche fra chi si trova nelle zone non toccate dal sisma. Riuscire a mettersi in contatto con i propri cari è molto difficile: le linee sono interrotte o funzionano a singhiozzo. “In pratica ne sapete più voi dalla Svizzera che noi”, racconta Samuele Poletti, un ticinese che si trova nella valle di Sinja per il suo dottorato.

“Quando c’è stato il terremoto, stavo facendo un’intervista nel villaggio. Solo io ho sentito leggermente tremare la terra, ma il mio assistente di ricerca non si è accorto di nulla”. Solo più tardi, aggiunge, un uomo ha portato la notizia di quanto accaduto a Kathmandu. “Da lì piano piano sono cominciato ad arrivare le prime notizie, ma non sappiamo molto”

“Noi stiamo bene, qui non abbiamo sentito praticamente niente, ma siamo più che altro preoccupati. Tutti nel villaggio in cui mi trovo hanno qualcuno a Kathmandu, compreso me. Ci piacerebbe riuscire a sapere come stanno”.

Diverse organizzazioni di aiuto svizzere si trovano già sul posto per aiutare nei soccorsi. La prima fase si concentrerà sulle urgenze, appurando da subito quanto occorrerà per la ricostruzione. E la Catena della solidarietà ha lanciato una raccolta fondi per le vittime del terremoto. Raccolta accompagnata, da domani, a una campagna anche in favore della Siria e dei profughi del Mediterraneo. Donando attraverso il conto postale 10-15000-6 o su internet si avrà la possibilità di indicare i destinatari scrivendo “Nepal” o “Siria”. In assenza di indicazioni il denaro sarà diviso in parti uguali fra i due settori.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
montagne
nepal
popolo
notizie
terremoto
abbraccio
solidarietà
paese
catena
siria
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved