BELLINZONA –Dopo l’addio del presidente Giovanni Jelmini, in seguito al pessimo risultato alle elezioni cantonali di un mese fa, Filippo Lombardi prende le redini del PPD. Il suo nome circolava da tempo ma lui continuava a smentire: "Se non avessi l'Ambrì lo farei, ma tra gli impegni politici e quelli sportivi la presidenza del PPD rischia di diventare davvero troppo", diceva.
Alla fine però il consigliere agli Stati ha accettato questa sera il compito di traghettare il partito (con la carica di coordinatore) finché non verrà designato il nuovo presidente, cosa che sicuramente non accadrà prima delle elezioni federali di ottobre. Il futuro leader del PPD potrebbe essere il consigliere nazionale Marco Romano, ma intanto bisogna arrivare almeno all’autunno e il partito ha bisogno di una guida chiara e definita.
Lombardi coordinerà un ufficio presidenziale di cui fanno parte i deputati Raffaele De Rosa (che sarà portavoce del PPD) e Fiorenzo Dadò, capogruppo in Parlamento, il ministro Paolo Beltraminelli, il segretario Domenico Barletta, Simonetta Baggio-Simona e Umberto Gatti, coordinatore di Generazione Giovani.
emmebi