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Cronaca
27.05.2015 - 12:410
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Suter boccia Burger King: "Quella pubblicità rischia di cadere nella discriminazione"

Il presidente di Gastroticino critica la promozione della multinazionale che offre uno scontro del 30% nel nuovo ristorante di Coldrerio per chi viaggia con targhe del Canton Ticino. E punge "Quanti ticinesi assumono?"

COLDRERIO – Bene o male purché se ne parli. Se è questo lo spirito che anima la campagna pubblicitaria di Burger King, allora si può ben dire che la multinazionale del fast food ha già fatto centro con la promozione con cui ha deciso di lanciare il nuovo ristorante di Coldrerio. La pubblicità che sponsorizza il 30% di sconto per tutti gli avventori con targhe ticinesi, ha suscitato un vero e proprio vespaio. Dall'Italia non sono tardate ad arrivare reazioni indignate. L'ultima, quella di ieri, è del presidente di Federconsumatori Francesco De Lorenzo: "È una vergognosa discriminazione – ha tuonato - in Italia non sarebbe permessa dalla legge. Se valesse questo principio i ristoratori di confine del Varesotto dovrebbero forse applicare un sovrapprezzo ai clienti del Canton Ticino?". Lo sconto per i ticinesi viene vissuto come un atto anti-frontalieri. Inevitabile, vista la zona in cui vige la promozione, a ridosso del Confine, e considerato il clima politico in Ticino e in Lombardia. E c'è da scommetterci che i promotori della pubblicità abbiano voluto esattamente "giocare" su questo aspetto. Un "gioco" che tuttavia non piace a Massimo Suter. "L'idea del local va benissimo – afferma il presidente di Gastroticino – ma qui si rischia di cadere nella discriminazione. A mio avviso si tratta quindi di un'arma a doppio taglio. Avrei preferito una carta fedeltà o qualcosa del genere". Il numero uno dell'associazione di categoria degli esercenti aggiunge: "La mia filosofia è che non bisogna mai fare differenze tra i clienti. Non possono esserci clienti di serie a o di serie b: tutti vanno trattati allo stesso modo. Semmai si possono fare delle eccezioni per degli avventori fidelizzati, ma siamo in un contesto diverso. Tornando alla pubblicità di Burger King il senso può anche essere lodevole ma gli aspetti negativi sono molti di più: il ticinese lo si può favorire in altri modi. Così non è bello. Forse è anche un po' ipocrita…quanti prodotti locali comprano quelli di Burger King? O quanti ticinesi assumono? Io non lo so, mi faccio solo delle domande. Ma non vorrei che attraverso queste promozioni ci si voglia solo fare un po' belli…". Suter, insomma, boccia la pubblicità su tutta la linea: "Si muovono sentimenti non belli, cavalcando un clima politico. E se poi decidono di farlo anche dall'altra parte del Confine diventa una guerra tra poveri".
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