ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
27.05.2015 - 14:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Aggressione alla Stampa: decreto d'accusa per quattro agenti di custodia. Gobbi: "Comportamento intollerabile. Ma è un caso isolato"

Chiusa l'inchiesta su un episodio accaduto nello scorso mese di marzo che ha coinvolto un detenuto e sei agenti. Per due di loro decreto di abbandono. Il ministro: "Sostegno e fiducia nel personale del carcere"

LUGANO - Quattro decreti di accusa e due di abbandono per cinque agenti di custodia. È questo l'esito dell'inchiesta partita lo scorso mese di marzo a seguito dell'aggressione da parte di un detenuto della Stampa nei confronti di un'agente.

Il Ministero pubblico, ricordiamo, aveva aperto un procedimento penale che ha coinvolto, oltre al detenuto e alla guardia, altri cinque agenti di custodia intervenuti per sedare la lite. La Procura comunica oggi che, per l'appunto, l'inchiesta si è stata conclusa con tre decreti d'accusa per abuso di autorità e vie di fatto (con pene pecuniarie sospese) nei riguardi di altrettanti dipendenti della struttura, e uno per abuso d'autorità e lesioni semplici. Sono inoltre stati emessi due Decreti di abbandono del procedimento.

Nei confronti del detenuto a sua volta è stata prospettata anche la promozione dell'accusa di violenza contro pubblici funzionari. L'indagine è stata coordinata dalla Procuratrice Chiara Borelli.

Il Dipartimento delle istituzioni, attraverso un comunicato stampa,  prende atto dell’emanazione di quattro decreti d’accusa e due decreti d’abbandono contro altrettanti agenti di custodia impiegati presso le Strutture carcerarie. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi, attraverso la nota del DI, "tiene a ribadire il suo sostegno e la sua fiducia nell’operato di tutto il personale attivo presso le Strutture carcerarie, in particolare negli agenti di custodia che svolgono quotidianamente una mansione complessa, quanto estenuante, a tutela della dignità e della legalità dello Stato. Il comportamento assunto da alcuni agenti il marzo scorso causato dalle parecchie provocazioni di un detenuto, se confermato dall’esito della procedura penale, non può in ogni caso essere tollerato".

Correttivi volti alla gestione di questo episodio, che rimane comunque un caso isolato, come costatato dalla Commissione europea per la prevenzione della tortura in visita alle Strutture carcerarie lo scorso aprile, sono stati frattanto implementati da parte del Direttore delle Strutture carcerarie Stefano Laffranchini-Deltorchio.

Oltre alle misure di carattere logistico adottate (creazione di celle predisposte per detenuti particolarmente agitati), sono state ridefinite le procedure d’intervento in caso di persone incarcerate che stanno mettendo a rischio la propria incolumità e quella altrui. Inoltre, è stata incrementata la formazione degli agenti di custodia sull’uso della forza e delle misure coercitive, come pure la formazione dei quadri sulla gestione dell’intervento di contenimento nel suo insieme.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
accusa
custodia
agenti
detenuto
decreti
stampa
abbandono
strutture
aggressione
comportamento
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved