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21.09.2015 - 14:240
Aggiornamento: 13.07.2018 - 15:11

Hockey, la rivoluzione parte da Biasca. Nasce Ticino Young Stars: una squadra di B per giovani talenti. "Quei ragazzi non vanno persi per strada!". E c'è il sostegno di Ambrì e Lugano

Tra i promotori del progetto, il presidente del Biasca, Edy Pironaci: “Il nostro obiettivo è colmare il vuoto nella formazione. Per i giovani, opportunità di giocare da semi-professionisti, conciliando lo sport con studio o lavoro”

BIASCA - “In Ticino serve una squadra di B che consenta ai giovani talenti dell’hockey di crescere e diventare campioni”. Così Edy Pironaci, presidente del Biasca, che ha presentato oggi il progetto Ticino Young Stars. Con lui, alla conferenza stampa, c’erano tra gli altri Davide Mottis, e Luca Cereda, che allenerà la nuova squadra. 
Squadra che sarà una sorta di evoluzione dell’attuale Hockey Club Biasca e che si fonderà su due principi fondamentali: non accetterà né professionisti né stranieri; e non avrà alcuna ambizione di promozione in A.

“Abbiamo lanciato questo progetto – spiega Pironaci - grazie alle garanzie di collaborazione sportiva ottenute da Ambrì e Lugano, che metteranno a disposizione giovani in formazione e giocatori che sono in rosa ma che non scendono in campo. Per questi ultimi sarà un’occasione per essere sempre al top della preparazione atletica”.

Il ruolo di Mottis è stato proprio quello di portare allo stesso tavolo le due società di serie A, rappresentate alla conferenza stampa dai direttori sportivi Roland Habisreutinger, e Ivano Zanatta. Da parte sua, Cereda, con la sua lunga esperienza a livello di hockey nazionale, ha spiegato l’importanza del progetto per i giovani.

Ticino Young Stars coinvolge tutti i club formatori ticinesi – oltre alle due big, ci sono Chiasso, Bellinzona, Ascona, Valle Maggia e Verzasca – e ha il sostegno della Federazione cantonale di Hockey.

I promotori e i tecnici hanno già individuato diversi giovani talenti che dall’anno prossimo potranno scendere in campo con la nuova squadra. Ma le porte del progetto saranno aperte anche a ragazzi confederati che intendono stabilirsi in Ticino con un piano di carriera sportiva, scolastica e professionale.

La nuova squadra dovrebbe appunto giocare per la prima volta nel campionato 2016/2017. Il meccanismo è semplice: il Biasca è attualmente in Prima Lega, ma la Lega svizzera di hockey ha aperto una finestra temporale di due anni per permettere ai club di quella divisione di iscriversi al campionato di B. Per aderire ci sono pochi mesi di tempo: la scadenza è la prossima primavera.

Se finora ci voleva un budget minimo di due milioni e mezzo di franchi per passare dalla Prima Lega alla B, ora non viene richiesto alcun requisito economico. L’importante è i club presentino progetti seri di formazione, strutturati su almeno tre anni, e che quei progetti abbiano una ricaduta sul territorio.
Un’altra condizione fondamentale è che per le squadre che partecipano al progetto non ci sarà la relegazione per almeno tre anni. Questo per dare continuità ai progetti formativi.

La Lega Hockey si è resa conto che ogni anno in Svizzera un centinaio di giovani talenti si perdono per strada per il solo fatto di non venire valorizzati. Finiscono così a giocare nelle leghe minori. Le squadre di B nella gran parte dei casi sono infatti orientate più ai risultati che alla formazione. E i giovani che arrivano al termine della formazione, attorno ai vent’anni, difficilmente sono pronti per giocare in A. Insomma, bisogna creare un sistema che eviti di sprecare talenti.

“Il nostro obiettivo – continua Pironaci – è appunto colmare il vuoto esistente in Ticino nella formazione. Intendiamo farlo creando nuove sinergie con Ambrì e Lugano, offrendo ai giovani ulteriori possibilità di crescita oltre i vent’anni, e l’opportunità di giocare da semi-professionisti, conciliando lo sport con lo studio o il lavoro”.

Il progetto Ticino Young Stars rappresenterà inoltre un interessante vivaio per le squadre di A, in particolare per le due ticinesi. Ma per farlo decollare occorrono finanziamenti: i promotori dovranno trovare circa 270'000 franchi all’anno per i prossimi tre anni. Non tantissimi, ma nemmeno pochi. E sostegno e interesse attorno al progetto non mancano.

emmebi

Il gruppo operativo

Davide Mottis, avvocato, Porza
Comitato HC Biasca
Urs Holger Spiecker, commercialista, Caslano
Luca Cereda, allenatore professionista (HCAP Elite – HCB), Sementina
Omar Tognini, economista aziendale, vice allenatore e responsabile amministrativo HCB, Claro

Il gruppo di sostegno

Fabrizio Cieslakiewicz, direttore Banca Stato, Quinto
Raffaele De Rosa, direttore Ente Reg. Sviluppo, deputato, Lodrino
Dario Spinelli, direttore Spinelli Grou, Lugano
Mario Monaco, direttore Garage Weber Monaco, Vezia
Moro Stefano, direttore Securitas Ticino, Claro
Daniele Mona, medico Capo FSHG, Quinto, Sorengo
Pierluigi Beltrametti, Vice Presidente CS, Consulente clientela commerciale, Camorino
Diego Scheggia, direttore ETAVIS Micatel, Biasca
Bixio Caprara, direttore Centro sportivo nazionale Tenero, Bellinzona
Gianluca Mona, vice Presidente Lombard Odier Darier Hentsch & Cie, Losanna

 

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