PARIGI – Proseguono gli strascichi del terremoto che ha colpito la nazionale francese. Questa mattina, a finire in manette è stato Karim Benzema, attaccante del Real Madrid e dei Bleus.
L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’indagine sul caso del presunto ricatto ai danni di Mathieu Valbuena. Al centro del tentativo di estorsione contro il centrocampista del Lione, e compagno di squadra di Benzema nella nazionale francese, un video a luci rosse girato con una compagna.
Quello di Benzema è il quinto fermo avvenuto in seguito alle indagini. Nello scorso mese furono arrestate altre tre persone e interrogato – e in seguito rilasciato – anche , l'ex attaccante della Lazio Djibril Cissè.
L’attaccante, ora nei locali della polizia di Versailles, si è presentato spontaneamente alle forze dell’ordine. Il suo coinvolgimento nello scandalo che ha coinvolto la nazionale francese non è ancora chiaro. Da chiarire c’è una discussione avuta a inizio ottobre con Valbuena, durante un raduno dei Bleus nel centro tecnico di Clairefontaine. Diverbio, riportano fonti dell’inchiesta, talmente violento da spingere i poliziotti presenti a prendere provvedimenti.
Inoltre, il nome di Benzema sarebbe venuto fuori anche da alcune intercettazioni dei cellulari dei principali sospetti.
Uno dei quali gravitava in particolare nell'ambiente dei procuratori dei giocatori dell'Olympique Marsiglia e si occuperebbe di aiutare i giocatori nei vari passaggi da una squadra all’altra. Come fu il caso di Valbuena, passato dal Marsiglia al Lione.
L’uomo avrebbe messo le mani sul famoso video dell'attaccante, in cui si vede Valbuena, riconoscibile dai tatuaggi, fare sesso con una donna non identificata. Video che, secondo le indagini, sarebbe stato trafugato rubato dal vecchio telefono cellulare del giocatore e sarebbe stato girato quando era al Marsiglia.
Lo scorso giugno lo stesso Valbuena aveva denunciato una serie di chiamate anonime mentre era in ritiro con la Nazionale. I ricattatori avevano chiesto 150mila euro minacciando di mettere in rete il video hard.