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24.11.2015 - 16:170
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

L'ultimo Mattino fa saltare la mosca al naso a PLR e PPD. E di mezzo ci finisce la candidatura di Gobbi al Consiglio Federale. Quadri: "Solo scuse"

Gli affondi dell'ultimo numero del domenicale contro Lombardi e Cassis hanno irritato diversi esponenti dei due partiti. Romano: "Uno schifo: la Lega cambi registro". Ecco la replica del direttore del foglio leghista

LUGANO – L'ultimo numero del Mattino è andato di traverso a diversi esponenti di PLR e PPD. Sulla prima pagina, infatti, campeggiava un fotomontaggio con Filippo Lombardi in abito da sposa pronto a convolare a nozze con Rocco Cattaneo. "Uniamoci per le cadreghe" il titolo. All'interno del domenicale veniva preso anche Ignazio Cassis, neo capogruppo del PLR alle Camere Federali, per il compenso che riceve come presidente di Curafutura: 180'000 franchi. Quanto pubblicato dal Mattino, come dicevamo, ha infastidito diversi dirigenti liberali radicali e pipidini. "Quello schifo", ha apostrofato gli attacchi mattineschi Marco Romano ieri sera alla RSI, invitando la Lega a cambiare rapidamente registro. Perché, ha affermato in sostanza il Consigliere Nazionale PPD, non si può in settimana scrivere e-mail per chiedere di sostenere e caldeggiare la candidatura di Norman Gobbi al Consiglio Federale, e alla domenica attaccare i partiti e le personalità (i capigruppo a Berna Cassis e Lombardi) a cui si chiede di dare una mano. Romano ha detto pubblicamente quello che in questi giorni molti hanno affermato senza essere registrati dai microfoni. Non basta insomma – questa la tesi che circola in casa PLR e PPD – non pubblicare più fotomontaggi con protagonisti i Consiglieri Federali e non appellarli più come "bambela": se vogliono il nostro aiuto devono smetterla di attaccare e sbeffeggiare i nostri partiti e i nostri rappresentanti. Abbiamo girato la questione a Lorenzo Quadri. Per il direttore del Mattino queste posizioni sono solo tentativi di censura e pretesti per nascondere le vere ragioni per cui non si vuol sostenere Gobbi. "Norman come è noto – esordisce Quadri – non ha nessuna influenza sul Mattino dove non ricopre alcun incarico. Il Mattino fa il Mattino come ha sempre ha fatto. Non è l'organo ufficiale della Lega pur essendo un giornale leghista. Le posizioni critiche che abbiamo espresso sull'ultimo numero verso Cassis e Lombardi non rappresentano nulla di nuovo rispetto a ciò che abbiamo sempre scritto. Bisogna contestualizzare. Per quanto riguarda Cassis, prendendo spunto da quanto scritto dai giornali di oltre Gottardo rispetto alla sua remunerazione come presidente di Curafutura, abbiamo semplicemente ribadito il problema del potenziale conflitto di interessi tra il suolo di Consigliere Nazionale e quello di rappresentante delle casse malati. Per quanto riguarda Lombardi il fotomontaggio sulla prima pagina non è altro che l'equivalente di una vignetta satirica. Vignetta che non era certo riferita al suo lavoro come capogruppo del PPD a Berna, ma alla funzione che svolge attualmente per il partito cantonale. E per essere precisi anche da un punto di vista tematico, la prima pagina si riferiva all'attualità cantonale, ovvero a questo possibile matrimonio tra i pipidini e il PLR". "Ciò premesso quindi – affonda Quadri - se esponenti del PPD e del PLR non voglio sostenere Norman Gobbi fanno il piacere di trovare scuse più credibili di questi pretesti evanescenti. Io evidentemente ritengo che la candidatura debba essere sostenuta con convinzione. E ci sono già dei sostegni importanti come quelli unanimi del Consiglio di Stato e dell'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. Se invece altri all'interno della Deputazione ticinese ritengono di non dover sostenere Gobbi, e sarebbe a mio avviso una scelta grave, che dicano le vere motivazioni senza appellarsi a queste storielle". Quadri, insomma, rifarebbe tutto come ha fatto. "Norman Gobbi – sottolinea - è il candidato dell'UDC non del Mattino. Ribadisco che la sua candidatura ha ottenuto l'unanimità da parte del Consiglio di Stato e dell'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio, dove siedono i rappresentanti degli stessi partiti che oggi fanno le verginelle offese. Se si voleva tirar fuori l'argomento Mattino bastava riprendere le precedenti edizioni dove su Cassis e Lombardi, su quegli argomenti specifici, abbiamo sempre scritto le stesse cose. E adesso ci mancherebbe che non si possa fare una vignetta satirica!" Però, ribattiamo a Quadri, in questo momento esiste per lei come direttore una questione di opportunità per sostenere la candidatura di Gobbi, oppure il Mattino deve continuare a fare il Mattino? Del resto, come scrivevamo poc'anzi, ad esempio le caricature sui Consiglieri Federali sono sparite. "Il Mattino – risponde il suo direttore - deve continuare a fare il Mattino. Poi come è ovvio esistono delle questioni di opportunità che però vanno fino a un certo punto. Non possiamo certo trasformarci in un bollettino parrocchiale per una circostanza specifica che durerà pochi giorni. Si può di certo correggere il tiro ma non si può snaturarsi dopo 25 anni pensando di rimanere credibili. Chi solleva il tema del Mattino lo ha già fatto e continuerà a farlo, indipendentemente da quel che scriviamo". Quadri precisa ancora che "l'argomento Mattino" non ha avuto alcun peso all'interno del gruppo UDC che la scorsa settimana ha indicato Gobbi come candidato ufficiale. E ribadisce la necessità che la Deputazione ticinese alle Camere dica quel che pensa sulla candidatura "senza nascondersi dietro la foglia di fico". "Ci può essere – prosegue il Consigliere Nazionale leghista - chi ad esempio a sinistra non vota un candidato UDC perché non ne condivide le idee e i programmi. È una posizione che non condivido ma è politicamente legittima. Anche io non voto e non voterò mai candidati che ad esempio sono a favore dell'adesione della Svizzera all'UE. Ma questo, per l'appunto, è un argomento politico, non una scusa. La domanda che deve farsi la Deputazione è molto semplice: è o non è importante per il Ticino tentare di avere un proprio rappresentante in Consiglio Federale? Se la rispostà è sì, si rema tutti nella stessa direzione, altrimenti che si dicano i veri motivi e soprattutto che li si spieghino ai ticinesi". "Comunque – termina Quadri - il Mattino continua a dare estremamente fastidio ai partiti storici, il che è estremamente rallegrante".
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