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25.11.2015 - 08:170
Aggiornamento: 13.07.2018 - 15:11

Il ritorno di Nicole, mamma e campionessa. "Sogno le olimpiadi di Rio. Mauro Gianetti? Un grande allenatore. E in Ticino si può fare di più per i percorsi ciclabili"

Nicole Brändli, gloria del ciclismo femminile svizzero, riparte da Losone. A 36 anni. "In Ticino ho ritrovato il piacere di pedalare"

LOSONE - Nicole Brändli è una ciclista su strada originaria di Lucerna ma abita a Losone. A 36 anni, e a sei dal suo ritiro ha annunciato, a sorpresa, il ritorno alle competizioni. Gareggerà, da gennaio, per il Team Servetto Footon. Lo ha detto domenica alla RSI.
L’obiettivo principale dell’atleta, allenata dal vicecampione del mondo Mauro Gianetti, è la partecipazione e la vittoria alle Olimpiadi estive del 2016 che si svolgeranno ad agosto, in Brasile, a Rio. In dieci anni di competizioni, interrotte nel 2009, Nicole Brändli ha vinto tre argenti mondiali, una medaglia d’oro e una di bronzo agli europei e tre edizioni del Giro d’Italia (2001, 2003 e 2005). Nicole, madre di Ricki (con lei nella foto scattata 2 anni fa alla Gianetti Day), gestisce un negozio di biciclette a Losone insieme al suo compagno, un altro campione ticinese, Felice Puttini.

Nicole Brändli dopo nove anni di “pensione” il ritorno. Quali sono le motivazioni principali per affrontare questa impegnativa sfida?
“Le motivazioni sono molteplici. In particolare ho ritrovato il piacere per la bicicletta e di percorrere molti chilometri in sella. Quando ho smesso, avevo perso il piacere di pedalare. Così non ne valeva la pena. Oggi mi è tornata la passione e sono entusiasta del progetto sviluppato dal Team in previsione di Rio 2016”.

Come sta affrontando la preparazione al suo ritorno?
“A dire il vero ho già incominciato la preparazione atletica da diversi mesi. Ho affrontato diversi test fisici e faccio molta palestra per recuperare la forza e la potenza persa nel periodo d’inattività. Il tempo meteorologico caldo e asciutto hanno contribuito inoltre a una buona preparazione in sella sulle strade del Cantone Ticino”.

Come ha organizzato il suo futuro agonistico?
“A dicembre è previsto un campo di allenamento; due settimane al caldo. Da gennaio invece, comincerò ad affrontare le competizioni: dal 9 al 15 gennaio sarò in Argentina e da marzo seguirò il calendario europeo di Coppa del Mondo per raccogliere i punti necessari ad accedere a Rio. Il posto infatti non è garantito”.

Lei è di origini lucernesi ma vive a Losone . Qual è il suo rapporto con il Ticino?
“Il Ticino è un posto fantastico. È perfetto per pedalare e allenarsi. Il Traffico?! Sì, a volte ci si finisce dentro. Ma non è un problema, sono abituata. È però vero che si sarebbe ancora molto da fare per migliorare i percorsi ciclabili”.

Oltre che un’atleta lei è pure mamma. È possibile coniugare le due “professioni”? E come?
“Si è possibile con un’organizzazione efficiente delle giornate. Cerco, in ogni modo, di passare più tempo possibile con mio figlio piccolo, senza stressarlo. Mi seguirà durante  alcuni campi di allenamento e avremo così l’occasione per stare insieme”.

Un’ultima domanda, su Mauro Gianetti...
“Mauro Gianetti è una persona fantastica e un allenatore di grande esperienza. Sono molto fortunata a poter contare sul suo aiuto. Pedaliamo spesso insieme ed è un piacere”.

Massimo Baciocchi

 

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