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16.02.2016 - 09:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Espulsione criminali stranieri, il presidente del Partito di Widmer-Schlumpf massacrato in rete per il suo post sulla "Svizzera nazista". Lui si difende così...

Martin Landolt ha postato l'immagine su Twitter: "È stata ideata da un grafico che voleva far riflettere sulla scomparsa dello stato di diritto"

BERNA - Una bandiera rossocrociata trasformata in croce uncinata, e sotto tre date: "Germania 1933, Sudafrica 1948, Svizzera 2016". E l’invito a votare no, il 28 febbraio, all’iniziativa dell’UDC per l’attuazione dell’espulsione dei criminali stranieri. Un’immagine forte, che evoca una Svizzera nazista e che il presidente del Partito borghese democratico (PBD) Martin Landolt (quello dell’ex ministra ed ex UDC Eveline Widmer-Schlumpf) ha postato ieri su Twitter suscitando un vero vespaio.
Sommerso dalle critiche, esplose in rete, Landolt ha spiegato che l'immagine è stata ideata dal grafico pubblicitario Parvez Sheik Fareed, il quale in un'intervista aveva dichiarato di non voler paragonare la Svizzera al Terzo Reich o al regime dell'apartheid, ma di voler far riflettere sulla scomparsa dello Stato di diritto durante quei periodi bui in Germania e in Sudafrica. Un rischio che secondo lui anche la Svizzera potrebbe correre se l'iniziativa venisse accettata.

 

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