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02.03.2016 - 13:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Terroristi pericolosi, ma rimarranno in Svizzera!". Dadò tuona contro la prospettiva di mancata espulsione in caso di condanna: "Mettiamo fine a questa farsa!"

"A questo punto non credo ci sia ancora cittadino, pianta, uccello, insetto, virus o microbo in questo benedetto paese che non si stia ponendo pesanti domande...."

BELLINZONA - “TERRORISTI PERICOLOSI E SCALTRI...MA RIMARRANNO IN SVIZZERA!!!”. È il titolo del post pubblicato oggi su Facebook dal capogruppo del PPD Fiorenzo Dadò, che tuona contro le prospettive di non espulsione nei confronti dei due iracheni, principali imputati, a processo al Tribunale penale federale di Bellinzona. Il post prende spunto da un passaggio della cronaca riportato oggi da LaRegione. Questo: "In caso di condanna, una volta espiata la pena, difficilmente gli imputati iracheni potranno venire espulsi dalla Svizzera. Per motivi di sicurezza, la Svizzera non rimpatria da anni persone nell’Iraq centrale e del Sud".

“Leggendo la cronaca del processo ai due iracheni che si sta svolgendo a Bellinzona  - scrive Dadò -, ritenuti membri e sostenitori dell'Isis, apprendiamo che:
In caso di condanna, a causa della detenzione già scontata e la buona (si avete letto giusto, buona!?) condotta, saranno uomini liberi nel giro di qualche anno. In caso di condanna, non potranno comunque venir espulsi dalla Svizzera.

A questo punto non credo ci sia ancora cittadino, pianta, uccello, insetto, virus o microbo vivente in questo benedetto paese che non si stia ponendo serie, pesanti e pressanti domande....

Ma a questo punto, a chi oggi ci rappresenta a Berna, chiediamo che interroghi senza più indugiare a nome nostro il Consiglio Federale su come pensa di PORRE FINALMENTE FINE A QUESTA FARSA!”.

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