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17.04.2016 - 20:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Franco Denti espulso dai Verdi. Il deputato: "Cacciato per motivi politici. Decisione politicamente violenta"

Il Comitato cantonale degli ecologisti ha deciso di espellere dal partito il presidente dell'Ordine dei medici, che commenta: "Esterrefatto e triste. Essere cacciato per delle idee ricorda metodi che appartengono a culture dei tempi bui"

BELLINZONA - Franco Denti è stato espulso dai Verdi. La clamorosa decisione è stata presa dal Comitato cantonale del partito mercoledì scorso. Ma fino ad oggi la notizia non era trapelata. Tanto che non la sapeva neppure il diretto interessato, che l'ha appresa domenica pomeriggio e in serata ha deciso di renderla pubblica. "Questo pomeriggio - si legge in una nota diffusa da Franco Denti - la coordinatrice dei Verdi, avvocato Michela Delcò Petralli, mi ha comunicato telefonicamente la mia espulsione dal partito dei Verdi. Secondo quanto mi è stato riferito la decisione, comunicatami soltanto oggi, è stata presa mercoledì scorso dal Comitato cantonale. Il duro provvedimento, aggiunge il presidente dell'Ordine dei medici in un comunicato, "mi è stata motivata con ragioni politiche. In particolare mi si rimprovera : - la mia adesione, precedente alla mia entrata nel movimento Verdi per il Ticino, al comitato interpartitico « Contro l’adesione strisciante all’UE » ; - la mia posizione a sostegno di una collaborazione pubblico-privato nella sanità ; - il fatto che la mia battaglia contro i conflitti di interesse dei politici non abbia risparmiato per coerenza un collega di partito ; - la decisione, comunicata alcune mesi fa di congelare, in attesa di un chiarimento politico, dopo gli strappi unilaterali decisi dalla dirigenza a Lugano, la quota del gettone di presenza commissionale che i partiti trattengono ai loro deputati ; - infine mi viene anche rimproverata l’entrata in Commissione della Gestione decisa dal gruppo e non dal sottoscritto che da solo non poteva accedervi". Esposti i fatti Denti commenta con amarezza: "Questa decisione politicamente violenta, e di cui non si ricordano precedenti in Ticino negli ultimi anni, mi lascia esterrefatto e triste. Essere cacciato per delle idee ricorda metodi che appartengono a culture dei tempi bui che nulla hanno a che fare con la democrazia e meno che mai con i movimenti ambientalisti e non violenti". Il deputato tuttavia non intende affatto abbandonare il suo impegno in Gran Consiglio: "A Michela Delcò Petralli (che avevo proposto e sostenuto in assemblea per il coordinamento) e al capogruppo Francesco Maggi - scrive - ho manifestato la mia intenzione di continuare a collaborare nel gruppo parlamentare che sta lavorando mantenendo fede al programma con cui mi sono e ci siamo impegnati con i cittadini". "Tengo qui a ringraziare - conclude Denti - i numerosissimi militanti, simpatizzanti ed elettori dei Verdi del Ticino che in ogni occasione, nell’urna come nelle occasioni di incontro, mi hanno sempre manifestato stima, apprezzamento e affetto".
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