La Mangialonga come un concerto di Vasco: sold out in sole otto ore. Allora Max, la raccontiamo? "Raccontiamola dai... Però non diciamo che quest'anno son più di 14 chilometri, ok?"

MENDRISIO – Come un concerto di Vasco: sold out in 8 ore. Anche quest’anno la Mangialonga ha sbancato e nel giro di una mattinata e di uno scampolo di pomeriggio le iscrizioni sono fioccate come le frecce degli Sioux sul Settimo Cavalleria a Little Big Horn. Fino all’esaurimento dei posti. Millesettecento. Poi basta. Con ospiti, invitati e via dicendo si arriva più o meno a duemila partecipanti.

Massimo “Max” Tettamanti, che con Fiorenzo Bianchi e tutta la mitica Vineria dei Mir, è da anni l’anima di questa passeggiata enogastronomica tra i villaggi e le colline del Mendrisiotto, lo racconta con malcelato orgoglio.

Il giorno comandato è domenica prossima, 1° maggio. La partenza è dal Mercato coperto di Mendrisio. Primi scaglioni pronti al via alle 8,30. Un orario per soli arditi… Poi, man mano, si parte a gruppi di sessanta-settanta, fino all’ultimo appello, fissato alle 12,30.

Ti danno il bicchierino d’ordinanza da appendere al collo come una botticella da can San Bernardo. E anche la taschetta a collarino in cui infilarlo. Poi vai, cammini e cammini tra strade di paese e di campagna, tra cascine e filari di vite, alla scoperta di sapori, di colori, di profumi, di incontri. On the road…

Le soste sono undici e una decina i produttori che ti riempiono il bicchiere e ti raccontano i loro vini. Se si chiamasse Bevilonga nessuno avrebbe nulla da ridire. Ma siccome si chiama Mangialonga, oltre al vino ci sono anche formaggi, salumi, piatti caldi, ci sono il miele, la frutta, la birra, il caffe. Tutta roba nostra… Tutta roba del Mendrisiotto.

Max, diciamo la verità, adesso che è ormai troppo tardi – e sarebbe da infami – tirarsi indietro, si parla genericamente di una decina di chilometri, ma quanti sono in realtà?

“Eh va be’, qualcuno di più: sono tredici… Però in realtà quest’anno sono più di quattordici. Però non lo diciamo, ok?”.

Ok, ma raccontiamola un po’ ‘sta Mangialonga…

“Allora, la Mangialonga nasce una quindicina d’anni fa dall’idea di un gruppo di amici. Inizialmente sotto forma di manifestazione a invito, aperta a trecento persone al massimo. Dopo nove edizioni con questa formula ci siamo fermati per un paio d’anni, poi alla Vineria dei Mir è partito l’embolo e l’abbiamo rilanciata alla grande… E ogni anno ci chiediamo perché sia esplosa così. Non è che ci chiediamo soltanto: ci rispondiamo anche. Direi soprattutto grazie alla qualità dei produttori della regione, alla bellezza del territorio, e alla voglia che c’è nella gente di manifestazioni del genere. Basti pensare…”

Basti pensare?
“Che oggi ci sono una dozzina di manifestazioni simili in Ticino, nate sulle nostre orme e con il nostro supporto”.

Sì ma a voi l’idea come è  venuta?
“Siamo andati in Piemonte a farne una, e anche nei Grigioni, e ci è piaciuta la formula. L’abbiamo sviluppata e, senza falsa modestia, migliorata”.

Vuoi dire ancora qualcosa Max?
“Voglio dire grazie di cuore a tutti quelli che ci sostengono e che hanno creduto in noi. La Città di Mendrisio, in primis in sindaco Carlo Croci, l’Ente turistico e i nostri sponsor, grazie ai quali da cinque anni siamo autosufficienti, anzi generiamo anche un sensibile indotto a livello regionale. In più, aiutiamo tre società che ci danno una mano, i Num del Mendrisiotto, il Tennis Club Salorino e gli Esploratori di Castello. Voglio ringraziare GastroTicino e TicinoWine, e il nostro sponsor principale, la Rapelli di Stabio”.

Basta così?
“Beh, se c’è ancora qualche riga concludo dicendo che domenica sono annunciati, tra gli altri, i ministri Vitta, Gobbi e Zali. Abbiamo tre quinti del Governo… E ci sarà anche una troupe della RSI, con Paolo Guglielmoni,che seguirà l’evento…”.

Ci sarà anche liberatv, Max.
“Sì va be’, ma questo dillo tu…”.

emmebi