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17.05.2016 - 10:520
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

L'UE vuole costruire nuove centrali atomiche. Bisogna combattere in ogni modo questo incubo orwelliano

Lo scoop è della rivista tedesca Der Spiegel. Se confermato l'UE si confermerebbe per quel che è: un conglomerato iper capitalista di potere e di interessi che si articola al di fuori della democrazia e obbedisce alle logiche più sporche del mercato

di Andrea Leoni

Sono parole che mettono i brividi. Parole che ancora una volta, se confermate, tratteggerebbero l'Unione Europea per quello che è: un conglomerato iper capitalista di potere e di interessi che si articola al di fuori della democrazia e obbedisce alle logiche più sporche dell'imperialismo economico e finanziario. Il sogno del più radicale gerarca liberista.

Der Spiegel, la rivista tedesca con maggiore tiratura, ha pubblicato sul proprio sito internet l'ultima iniziativa della Commissione Europea. Si tratta di un documento "strategico" che mira alla costruzione di nuovi reattori nucleari. Le intenzioni messe nero su bianco sul dossier non lasciano spazio a interpretazioni: "gli stati membri devono rafforzare la cooperazione in materia di ricerca, sviluppo, finanziamento e costruzione di reattori di nuova generazione per tutelare il predominio tecnologico nel settore nucleare".

Secondo il "governo" fantoccio dell'UE entro il 2030 vanno costruite un numero imprecisato di mini centrali nucleari. Lo Spiegel Online precisa che questo documento, evidentemente riservato come più o meno tutto ciò che viene partorito nelle segrete stanze che governano Bruxelles, dovrebbe essere discusso mercoledì prima di essere sottoposto al voto del Parlamento.

La notizia è talmente clamorosa che se non l'avesse scritta un giornale prestigioso come Der Spiegel, con dovizia di particolari, verrebbe da pensare immediatamente a una bufala. Anche perché la Germania, che guida l'Unione Europea, ha imboccato come la Svizzera la strada dell'uscita dal nucleare dopo Fukushima.

Ma la Commissione, spiega la rivista tedesca a sostegno dello scoop, ha come obbiettivo la riduzione della propria dipendenza dal gas russo e al contempo deve raggiungere l'obbiettivo di diminuire le emissioni di C02. Quindi meno gas e centrali a carbone e più nucleare.

Il solito approccio da psichiatria politica che impera nei grigi palazzi di Bruxelles: diminuiamo le emissioni e aumentiamo le scorie che, come sappiamo, non si possono smaltire ma soltanto stoccare in qualche sito sotterraneo che nessuno vuole sul proprio territorio. E che Dio ce la mandi buona: per i rifiuti atomici e le nuove centrali.

Noi speriamo che non sia vero, ma se lo fosse verrebbero definitivamente spazzati via tutti i dubbi, che ancora albergano in buona fede nelle menti dei più fieri figli del sogno europeo, sulla necessità di combattere questo incubo orwelliano che è l'UE. E poco importa se l'occasione per opporci ce la darà l'UDC o la sinistra. Non bisogna fare gli schizzinosi quando si tratta di battagliare contro il Mostro. Ogni occasione per colpire va colta e sfruttata.

A cominciare da una ferma e totale opposizione all'adesione strisciante, che va scongiurata in ogni modo. Non vorremmo infatti che domani la Svizzera, sia ad esempio costretta a recepire mostruosità nucleari come quelle rivelate dalla stampa. Oltre a quelle che abbiamo già recepito.

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