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27.06.2016 - 10:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

E dopo la Brexit il Papa si scopre eurocritico: "L'unione Europea per rilanciarsi ha bisogno di una sana disunione. Serve più libertà per i Paesi che ne fanno parte". E sui gay dice: "La Chiesa deve chiedere scusa"

Clamorose parole di Francesco dopo lo storico voto in Gran Bretagna: "Non è pensabile che in paesi come l'Italia ci siano così tanti giovani senza lavoro. C'è qualcosa che non va in questa Unione 'massiccia'. Ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca dalla finestra"

CITTÀ DEL VATICANO - "L'unione Europea per rilanciarsi ha bisogno di una sana disunione". Sono parole forti e sorprendenti, come spesso gli capita, quelle che Papa Francesco ha utilizzato per commentare il terremoto Brexit. Il Pontefice si è espresso sul volo di ritorno del suo viaggio in Armenia. 

 

"C'è un'aria di divisione - ha esordito - non solo in Europa. Negli stessi Paesi: la Catalogna, l'anno scorso la Scozia. C'è qualcosa che non va in questa Unione 'massiccia': forse occorre pensare a una nuova forma di unione, più libera. Ma non bisogna buttare via il bambino con l'acqua sporca". 

 

 "Queste divisioni - ha proseguito il Pontefice nel suo ragionamento - non dico che sono pericolose, ma dobbiamo studiarle bene e prima di fare un passo avanti parlare bene tra noi e cercare soluzioni percorribili. Un passo che deve fare l'Unione europea per ritrovare la forza delle sue radici è un passo di creatività, e anche di sana 'disunione', dare più libertà ai paesi dell'Unione, pensare un'altra forma di Unione". 

 

"Essere creativi - ha detto ancora il Papa - nei posti di lavoro, nell'economia, non è pensabile che in paesi come l'Italia ci siano così tanti giovani senza lavoro. C'è qualcosa che non va in questa Unione 'massiccia'. Ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca dalla finestra. Occorre ricreare. Ricreare è una cosa che sempre si deve fare: e questo dà vita e voglia di vivere. E dà fecondità. Per l'Unione Europea secondo me due sono le parole–chiave: creatività e fecondità".

 

Ma non di Europa si è occupato Francesco nel suo dialogo con i giornalisti. Papa Bergoglio è tornato a parlare del rapporto tra Chiesa e omosessuali, con nuove parole che lasceranno il segno: "Io credo che la Chiesa non solo deve chiedere scusa ai gay, ma deve chiedere perdono anche ai poveri, alle donne stuprate, ai bambini sfruttati nel lavoro, deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi. I cristiani devono chiedere perdono per aver accompagnato tante scelte sbagliate. L'ho detto nel mio primo viaggio e lo ripeto, anzi ripeto il Catechismo della Chiesa cattolica : i gay non vanno discriminati, devono essere rispettati, accompagnati pastoralmente. Si può condannare qualche manifestazione offensiva per gli altri. Ma il problema è che con una persona di quella condizione, che ha buona volontà, che cerca Dio, chi siamo noi per giudicare?".

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