BELLINZONA – Il popolo ticinese (per l'ennesima volta) manda messaggi chiari sul tema del lavoro e su quella della Libera circolazione delle persone. Gli elettori hanno infatti accolto l'iniziativa dell'UDC Prima i Nostri, lanciata dall'UDC e appoggiata dalla Lega e bocciato il controprogetto sostenuto principalmente dal Governo e da PPD e PLR. Il 9 febbraio in salsa ticinese è stato insomma accolto da quasi il 60% degli elettori. Non è la vittoria bulgara che conseguì l'iniziativa "Contro l'immigrazione di massa" ma è comunque un risultato chiarissimo.
Ma bene tutto sommato è andata anche, pur perdendo, l'iniziativa anti dumping lanciata dall'MPS e sostenuta solo da PS e Verdi. Si è però affermato il controprogetto appoggiato dai partiti di centrodestra e dal Consiglio di Stato.
Particolarmente interessanti alcuni risultati dei centri. A Bellinzona, ad esempio, ha vinto "Prima i nostri" come a Locarno (e sulla Città sul Verbano "Basta dumping" si è imposta per appena 10 voti di scarto, mentre a Belli il "no" ha prevalso per 13). A Chiasso, invece, trionfale il risultato dell'iniziativa "Basta dumping", quasi il 65%, mentre Prima i Nostri ottiene una vittoria striminzita (strano…). Mendrisio, per contro, rispetta il trand cantonale. A Lugano, infine, il sì alla proposta democentrista tocca il 60%, bocciata invece l'iniziativa MPS.
Sui temi federali in votazione il Ticino va controcorrente rispetto al risultato nazionale sull'iniziativa socialista AVS Plus. La maggioranza dei ticinesi l'ha infatti approvata. E anche questo è un segnale.
Sconfitta netta invece per l'iniziativa "Economia Verde" e ancor più netta per il referendum contro la nuova legge sui servizi segreti.