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Cronaca
30.09.2016 - 12:030
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

Legge sui lavoratori distaccati e contratti normali, a Berna passa la linea ticinese. Contrari UDC e maggioranza del PLR. Ma il Partito cantonale, favorevole, esulta: "Un risultato concreto per il Ticino". Marco Romano: "Successo di una proposta concreta

La proroga facilitata per i Contratti normali di lavoro, fortemente voluta dal Ticino, è stata approvata con 110 voti a 86 e 2 astenuti. In precedenza, il Consiglio degli Stati aveva fatto altrettanto (30 voti a 13).

BERNA – “Da oggi, i Contratti normali di lavoro (CNL) potranno essere rinnovati più facilmente e le sanzioni innalzate da 5'000 a 30'000 franchi”. Il PLR ticinese commenta con una nota voto odierno del Nazionale: “L’approvazione della revisione della legge federale sui lavoratori distaccati rappresenta un nuovo passo concreto compiuto nell’ottimizzazione delle misure d’accompagnamento alla libera circolazione delle persone. Questa novità si inserisce nelle 8 misure presentate dal Dipartimento delle finanze e dell’economia nel settembre 2015.

Un risultato concreto per il nostro Cantone. Quanto deciso dalle Camere federali è frutto di un importante lavoro di sensibilizzazione da parte dei senatori Fabio Abate e Filippo Lombardi e della collaborazione tra la Deputazione ticinese e il Governo cantonale, con il fondamentale apporto del nostro Consigliere di Stato Christian Vitta. La misura proposta del Canton Ticino permetterà anzitutto di combattere ulteriormente il fenomeno del dumping salariale e sgraverà l’Amministrazione pubblica e le aziende da lavori burocratici oggi necessari per rinnovare i CNL, riducendo dunque la burocrazia e i formalismi. Questa via può inoltre essere utilizzata unicamente laddove è chiaro che un rinnovo si rende necessario. Nel voto finale, l’apporto del capogruppo PLR alle Camere federali Ignazio Cassis è stato decisivo”.

La proroga facilitata per i Contratti normali di lavoro (CNL), fortemente voluta dal Ticino, è stata approvata con 110 voti a 86 e 2 astenuti. In precedenza, il Consiglio degli Stati aveva fatto altrettanto (30 voti a 13).

Su Facebook commenta il voto anche il consigliere nazionale del PPD Marco Romano: “I contratti Normali di Lavoro, con salario minimo vincolante, potranno essere rinnovati senza burocrazia e in maniera semplificata dove vi è evidente dumping! Mattinata di votazioni finali alle Camere federali, questo voto è centrale per il Ticino (14 categorie professionali)! Un lungo percorso iniziato con un lavoro coordinato da parte della Deputazione ticinese e del Governo cantonale (grazie!), continuato con un mio emendamento specifico, dato più volte per morto ma capace (con parecchie ore di convincimento) di superare tutti gli ostacoli fino a oggi! Adesso è Legge! Contro la volontà del Consiglio federale, dell'Amministrazione e della maggioranza di UDC (contrarietà assurda visti i continui proclami!) e PLR, abbiamo trovato una chiara maggioranza! Un successo di una proposta concreta per il mercato del lavoro ticinese!”

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