A pagamento avvenuto, si legge nella nota della Polizia, “viene fornita la chiave per mezzo della quale è, di solito, possibile decodificare i file compromessi. Può succedere che sia fissato un termine di pagamento, scaduto il quale il codice necessario alla decodifica sarà eliminato. Questi programmi riescono a propagarsi anche a eventuali periferiche (hard disk, chiavette USB, eccetera) che sono collegate al dispositivo preso di mira. Di conseguenza, anche i dati di backup, se residenti su supporti di memoria collegati al computer infettato e non opportunamente protetti sono da considerarsi a rischio. L'algoritmo di cifratura è molto forte per cui, in mancanza della chiave di decodifica è, in concreto, impossibile riottenere i documenti compromessi”.