Infine la questione serie Tv, perché tutto parte da lì. L'ispirazione del party, infatti, nasce dalla fortunata serie di Netflix dedicata alla vita di Pablo Escobar e alla guerra tra i narcos (e tra narcos e autorità) che ha insanguinato la Colombia in quegli anni terribili. La questione degli effetti negativi, soprattutto sui giovani, che possono produrre questi telefilm dedicati alla criminalità organizzata, è da tempo al centro di un aspro dibattito tra chi sostiene che anche il male va raccontato senza filtri, e chi invece intravvede il pericolo della mitizzazione, se non dell'emulazione, di alcuni criminali.
Ecco come la pensa Norman Gobbi: "Diciamo che serie televisive come "Gomorra" o "Sopranos" servono a comprendere anche dal punto di vista conoscitivo come funzionano e agiscono le organizzazioni criminali. Credo che coloro che a seguito di serie tv, in particolare "Gomorra", possano poi essere attratti da questo mondo, sono fragili quanto coloro che abbracciano gli estremismi e il radicalismo islamico; necessitano di un'organizzazione in cui poter sentirsi qualcuno e poter diventare qualcuno agli occhi della comunità, in questo caso da temere. Il problema è sociale e associazioni criminali scaltre trovano in esso un terreno fertile per le loro azioni di reclutamento".