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Cronaca
26.04.2017 - 11:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Omicidio Gordola, parla l'ex datore di lavoro di Alexander: "Non è mai stato violento o aggressivo. Anzi: era solare ed espansivo"

La testimonianza dell'amministratore delegato della compagnia assicurativa dove il 21enne accusato dell'omicidio di Fabrizio, lavorava: "Licenziato per mancanza di produttività non per problemi comportamentali"

GORDOLA - “Alexander non era un ragazzo violento”. Tra le varie testimonianze che stanno emergendo dopo l’omicidio di Gordola, oggi ne spunta una particolarmente significativa. L’ha raccolta la Regione, intervistando l’ex datore di lavoro del giovane 21enne finito dietro le sbarre con l’accusa di aver ucciso, all’esterno della discoteca La Rotonda, Fabrizio, 44enne del Mendrisiotto.

 

“Non era un tipo aggressivo e anche se era molto forte nel karate ora frequentava solo la sala pesi di una palestra. Ricordo addirittura che mi aveva raccontato di avere delle placche di ferro in una mano che gli impedivano di tirare pugni”, racconta al quotidiano bellinzonese l’amministratore delegato dell’agenzia di assicurazioni di Bellinzona dove Alexander lavorava.

 

Già, lavorava, perché era stato licenziato. Ma, precisa l’ex datore di lavoro, "per mancanza di produttività”. Nulla a che vedere, dunque, con comportamenti problematici: "Non era un ragazzo violento, era forse un po' demotivato perché si era appena lasciato con la ragazza. Sul posto di lavoro non aveva mai dato problemi, era solare ed espansivo.”

 

Una testimonianza che l’assicuratore è pronto a ribadire in tribunale, se dovesse essere utile e necessario.

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