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24.07.2017 - 09:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Verzasca, Alain Bülher punta il dito contro i lombardi: "Non tutti sono maleducati ma una parte sì. E non abbiamo bisogno di turisti boriosi, maleducati, incivili, bifolchi e lerci"

Il vicepresidente dell'UDC mette il carico sulla polemica dell'estate: "Già solo il fatto che definiscano un luogo lontano 2 ore/122 km dal capoluogo lombardo e soprattutto sito in un altro stato, le "Maldive di Milano" la dice tutta sulla supponenza e l'arroganza dei nostri vicini"

di Alain Bülher*

 

Su ciò che è accaduto in Val Verzasca c'è solo una cosa che va detta: non abbiamo bisogno di turisti boriosi, maleducati, incivili, bifolchi e lerci.

 

Io non so voi, ma se vado a fare un picnic all'aperto non mi aspetto che ci siano servizi di ogni genere, ma magicamente riesco sempre a lasciare un posto che visito come l'ho trovato al mio arrivo. Cosa che non posso dire per una fetta dei nostri vicini lombardi. Sì proprio loro, che spesso e volentieri dimostrano un tale livello di maleducazione da far trasalire il crimine anche agli individui più quieti.

 

Già solo il fatto che definiscano un luogo lontano 2 ore/122 km dal capoluogo lombardo e soprattutto sito in un altro stato, le "Maldive di Milano" la dice tutta sulla supponenza e l'arroganza dei nostri vicini.

 

Ribadisco non tutti sono così, ma chi crede di potersi comportare da barbaro incivile in luoghi naturali e paradisiaci come Lavertezzo, può benissimo restare a casa sua. Ne facciamo più che volentieri a meno.

*Vicepresidente UDC

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