foto: TiPress/Samuel Golay
ULTIME NOTIZIE Opinioni
Secondo Me
31.07.2017 - 17:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Oswaldo Codiga sull'invasione di massa: "La Verzasca, le Maldive, il turismo… va bé tüt… ma chi a ghé quaidün che i la cünta mia sü giusc’ta!"

Il poeta dialettale di Gordola: "Io vorrei metterla su un piano logico e sapere semplicemente: chi ci perde (sicuramente in molti) e chi ci guadagna (sicuramente in pochissimi)..."

di Oswaldo Codiga *

È di questi giorni la “telenovela” che racconta con molte (anzi troppe) parole ciò che sta racchiuso in poche parole… e cioè semplicemente: “invasione, maleducazione, rifiuti, spese!”. Io vorrei metterla su un piano logico e sapere semplicemente: chi ci perde (sicuramente in molti) e chi ci guadagna (sicuramente in pochissimi). Chi ci perde? Il semplice cittadino  e logicamente i Comuni! Parlando con la gente, oltre a quello che ho constatato con i miei occhi, escono gli altarini: privati che si sono trovati (e si troveranno ancora purtroppo) con terreni rovinati, con terreni “concimati”, con piazzali occupati, con entrate ostruite, ecc.!
Comuni che si sono trovati (e si troveranno ancora anche loro purtroppo) con auto “arrampicate” ovunque.
Esercenti che hanno addirittura deciso di chiudere il loro esercizio (finché la massa se ne è andata) in quanto invaso solamente da gente  pretenziosa in cerca di toilette… gente per lo più non disposta a spendere neanche solamente per un caffé!  Comuni, boschi, sentieri, riali e fiumi, terreni pubblici e privati con rifiuti ovunque. Strade private invase. Strade pubbliche con “Divieto di circolazione” invase. Parcheggi privati invasi.  E quello che è peggio controlli quasi nulli … e (di sera) allo svuotamento del territorio … colonne disordinate!

Chi ci guadagna? Pochi o nessuno! Anzi … la verità è che ci perdono in molti! Parlando con taluni esercenti ne esce un quadro alquanto triste. Viene calcolato che solamente un 10 % (massimo 15) dei turisti usufruisce degli esercizi pubblici per un pasto, per un gelato, per una bibita. D'altronde non vorrete mica che il “turista” Italiano acquisti qui in loco il pane e il companatico  quando a casa sua lo paga come minimo la metà! Non vorrete mica che lo Svizzero tedesco (o francese che sia) acquisti (ciò che mangerà nel suo picnic consumato sul verde prato Verzaschese o sulle rocce del fresco fiume) in un negozio Ticinese! E no… quello si fa la spesa prima di varcare il Gottardo e si porta tutto con se! Ma è quando se ne va che cresce il problema. Solo una piccola percentuale raccoglie i rifiuti… la maggior parte li butta in giro! A chi li raccoglie va sicuramente un plauso… ma le spese di raccolta e di smaltimento è a carico dei nostri  Comuni e quindi sempre e solamente del contribuente  nostrano !

C’è forse un contributo che arriva ai Comuni da parte dell’ente per il turismo? Non ci credo e non mi risulta che ci sia! Quello che so di sicuro è che io sono uno di quelli che paga la tassa di soggiorno per poter usufruire del mio rustico in Valle! Quello che è anche sicuro è che il contribuente ticinese paga pure il biglietto consegnato gratuitamente al turista (che soggiorna in una qualunque struttura Ticinese notificata all’ente del turismo) così come deve pagarsi profumatamente l’eventuale biglietto che magari serve a lui medesimo per andare a casa sua con il rischio addirittura di non trovare posto sul mezzo pubblico invaso da gente che circola gratuitamente.

In fatto poi dei necessari controlli mi risulta che i Comuni verzaschesi hanno stipulato una specie di contratto con la Polizia Intercomunale del Piano. Questo comporta sicuramente una spesa necessaria per tutto il territorio. Sulle strade però ultimamente si vedono delle ditte di sicurezza private a svolgere quel compito. Ottimo si dirà… però… doppia spesa quindi… e… chi paga ? Sempre gli stessi contribuenti?

* poeta dialettale, Gordola

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
comuni
gente
turismo
codiga
terreni
invasione
spesa
massa
strade
piano
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved