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Cronaca
16.08.2017 - 17:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Signora Hitler, possiamo prenotare da voi una camera a gas?". Non si placa la bufera sull'Aparthaus Paradies di Arosa dopo i cartelli che invitavano a clienti ebrei a farsi la doccia prima di entrare in piscina...

La direttrice è provata dai messaggi di odio di cui è oggetto in queste ore, ma afferma di avere il sostegno dei proprietari dell’albergo e di non temere per il suo posto di lavoro. Intanto l’hotel è stato rimosso dal circuito Booking.com

AROSA – Dopo l’incidente diplomatico tra Svizzera e Israele, ecco le immancabili reazioni. L’hotel Aparthaus Paradies di Arosa, un albergo che da anni ha una consolidata clientela ebraica, è finito i queste ore nella bufera e del caso hanno parlato i media di mezzo mondo (leggi qui). A causa dei cartelli affissi nella piscina: “Ai nostri clienti ebrei, donne, uomini e bambini, Vi chiediamo di fare la doccia prima e dopo il bagno. Se non seguite questa regola, saremo costretti ad escludervi dalla piscina. Grazie per la vostra comprensione”.

La direttrice dell’albergo ha rimosso i cartelli e si è scusata, ammettendo di aver fatto un clamoroso errore. Ma al Blick, dopo aver ribadito di non essere assolutamente un’antisemita, ha raccontato di aver ricevuto telefonate minacciose: “Mi hanno chiamata signora Hitler e mi hanno chiesto se si possono prenotare delle camere a gas”.

La donna è provata dai messaggi di odio di cui è oggetto in queste ore, ma afferma di avere il sostegno dei proprietari dell’albergo e di non temere per il suo posto di lavoro. Intanto l’hotel è stato rimosso dal circuito Booking.com, come aveva chiesto il Centro ebraico Simon Wiesenthal.

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