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31.08.2017 - 09:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Daniele Caverzasio indagato nell'inchiesta che coinvolge l'infermiere di 29 anni accusato di furto di medicamenti al Beata Vergine di Mendrisio. Il capogruppo leghista: "Sono tranquillo. Vale la presunzione di innocenza"

Il sospetto nei confronti del deputato e municipale riguarderebbe un farmaco soggetto a ricetta medica, da lui regolarmente acquistato, ma di cui il 29enne avrebbe fatto uso a sua insaputa. L’ipotesi di reato è che Caverzasio abbia permesso al suo compagno l’uso di un medicamento soggetto a ricetta

BELLINZONA - Il sostituto procuratore generale Antonio Perugini ha aperto un dossier nei confronti di Daniele Caverzasio, capogruppo della Lega in Gran Consiglio e municipale di Mendrisio. Lo scrive il Corriere del Ticino. Ieri Caverzasio aveva reso note le sue dimissioni dal Consiglio di amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale (leggi qui). E aveva detto: “Se il farmi da parte evita polemiche inutili non sono io a dire di no”.

Ora si scopre che non si trattava di semplici “polemiche inutili”: Caverzasio è infatti indagato nell'ambito dell'inchiesta penale che coinvolge il suo ex compagno, l’infermiere di 29 anni arrestato in giugno con l’accusa di ripetuto furto di farmaci dal dispensario dell'ospedale Beata Vergine di Mendrisio. Ospedale dal quale era stato assunto nel 2016 dopo essere stato allontanato, per fatti analoghi, da un servizio di cure a domicilio.

Il sospetto nei confronti del deputato e municipale leghista riguarderebbe un farmaco soggetto a ricetta medica, da lui regolarmente acquistato, ma di cui il 29enne avrebbe fatto uso a sua insaputa. La legge prescrive che chiunque sia in possesso di un medicamento soggetto a ricetta medica ne è responsabile. L’ipotesi di reato è che Caverzasio abbia permesso al suo compagno l’uso di un medicamento soggetto a ricetta.
Il caso potrebbe sfociare in una multa o in un non luogo a procedere: dipenderà dagli elementi che emergeranno dall’inchiesta in corso.
Interpellato dal Corriere, Caverzasio ha dichiarato: “Io sono tranquillo e non ho altro da aggiungere. Mi pare che in questo cantone valga la presunzione di innocenza”.


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