Marketing o affare? La mossa Hamilton-Ferrari lancia due anni di spettacolo

MARANELLO – Quella che sembrava poter essere un’indiscrezione senza né capo né coda si è, alla fine, trasformata in realtà. Lewis Hamilton sarà un pilota della Ferrari. E no, non abbiamo sbagliato a scrivere. Il sette volte campione del mondo, volto e anima dell’ultimo decennio della Mercedes in Formula 1, passerà ai rivali di sempre. Anche se rivali, in fondo, lo sono – e continueranno a esserlo – solo in pista. Perché Hamilton non ha mai nascosto del tutto l’apprezzamento verso il cavallino e viceversa. E allora ecco che nel giro di una giornata si è passati dalle voci all’ufficialità. D’altronde, nel mondo frenetico della Formula 1 si corre veloce anche lontano dalla pista.

Ci si è svegliati ieri con la “bomba” del Corriere della Sera: Sir Hamilton sarà vestito di rosso dalla stagione 2025. Una notizia che portava con sé tutti i crismi dell’ufficialità, perché comprensiva di dettagli e lasciava intendere che qualcosa poteva succedere già nella giornata di ieri. E così è stato. Dopo una giornata d’attesa, ecco i due comunicati stringati di Mercedes e Ferrari, quasi come a voler far passare un’operazione storica sottotraccia. Ma sottotraccia non passa e non passerà.

L’accordo vedrà il pilota della Mercedes fiancheggiare Leclerc nella stagione 2025. Il mondo social della Formula 1 è spaccato a metà: grande affare o solo colpo mediatico, considerato che Hamilton approderà a Maranello all’età di 40 anni e con Leclerc che gode della spinta della Ferrari verso la conquista della corona? Chi vivrà, vedrà.

Domande senza risposte

Ferrari bramava la firma di Hamilton da tempo. Non a caso, il rinnovo del contratto di Sainz non rientrava tra le priorità del cavallino. E infatti non è mai arrivato. Allo spagnolo è stato dato il benservito nonostante abbia dimostrato, in pista, di saper correre e di saperlo fare bene. Da separato in casa, alla vigilia di un anno che si preannuncia spettacolare, ne vedremo delle belle. Perché l’annuncio fatto in fretta e furia trascina con sé qualche domanda. A chi giova? Che ne sarà del duello in pista Leclerc-Hamilton? Come reagirà Sainz? Dovremo aspettarci una Mercedes che punta su Russel invece del sette volte iridato? Come cambieranno i roster dopo l’annuncio destinato a generare un valzer di piloti? Tutte domande senza risposte. Tutte domande alle quali, da marzo, risponderà il vero giudice: la pista.

Quell’indizio social

Bramava, la Ferrari, dicevamo. Sì, perché un indizio social che potesse suggerire l’ingaggio di Hamilton c’è stato. Comunicando la partnership con Peroni Nastro Azzurro, l’azienda che si occupa della produzione e vendita di birre ha pubblicato una locandina con tanti gadget a tema Ferrari, tra cui un modellino di una vecchia monoposto degli anni ’50 con il numero 44. Se i più esperti hanno riavvolto il filo fino ad arrivare al GP di Monaco del 1955 con Maurice Trintignant, i giocolieri del marketing stavano forse suggerendo qualcosa di più grosso, come l’arrivo di Hamilton in Ferrari.

Un arrivo che fa e farà discutere, almeno fino a quando la 44 di rosso vestita non sfilerà in pista. E se l’esempio di Alonso dimostra che la carta d’identità è solo un documento, allora prepariamoci a due anni di spettacolo sia in pista che fuori.