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02.10.2019 - 15:390

Swiss, perché Lugano no e Lubiana sì? AvioTicino: "Qualcuno ci prende per i fondelli". E Regazzi invita la politica federale a intervenire

"Non è che i quattro slot occupati dal volo Lugano-Zurigo dovevano essere riassegnati per altre tratte?". L'ASPASI: "Fatevi rimborsare, ecco come..."

LUGANO – Swiss International Air Lines (Swiss) amplia la sua rete aerea. Dopo aver annunciato ieri di non voler mantenere la concessione federale per la tratta Lugano-Zurigo, la compagnia aerea ha comunicato che a partire dal 16 ottobre Lubiana sarà tra le destinazioni raggiungibili. La capitale slovena – si legge in una nota – sarà servita da Zurigo ogni giorno alternativamente con Helvetic Airways. La tratta, fino a qualche giorno fa, era di competenza dell’Adria Airways che ha depositato i bilanci in tribunale.

Dura – giustamente – la reazione di Avio Ticino che su Facebook sfoga la sua rabbia. “Qualcuno ci sta prendendo per i classici ‘fondelli’. Ma che sia una compagnia che utilizza il nome SWISS non sta bene”.

Sfogandosi nei commenti, la pagina di Avio Ticino propone alcuni spunti di riflessione per i seguaci. “Uno: Swiss non può rinunciare “di comodo” a una concessione Nazionale per riprenderne un’altra. Due: i finanziamenti da dove li prende? Tre: A meno che...la questione non sia stata pianificata nei tempi richiesti! Dunque? Chiudendo Lugano, si sono liberati gli slot su Zurigo, che hanno quindi utilizzato per Lubiana. Se hanno fatto questo gioco c’è premeditazione. Siccome la capacità di ricevere voli (slot) a Zurigo è limitata, non è che i 4 slot occupati sul volo LUG-ZHR dovevano essere riassegnati per altre tratte?”.

E ancora: “Inoltre, non vai a pianificare un'altra tratta se già opera un vettore (Adria), a meno che: 1. vuoi fargli concorrenza (improbabile perché è il partner sulla rotta di Lugano), 2. hai la certezza che Adria fallirà! Ora? Cosa vogliamo fare? Probabilmente qualche Autorità dovrà intervenire, anche pesantemente!”.

Intanto, sul caso interviene anche la politica federale. Il  Consigliere Nazionale PPD Fabio Regazzi, infatti, ha sottoposto il caso di Lugano Airport alla presidente della Commissione trasporti del Consiglio Nazionale per chiedere di agendare il tema alla prossima seduta della commissione, alla quale deve essere presente anche Simonetta Sommaruga in qualità di responsabile del DATEC.

L’Associazione Passeggeri Aerei della Svizzera Italiana (ASPASI) ritiene dal canto suo “doveroso informare i passeggeri sulle modalità di rimborso di biglietti già acquistati e pagati”. L’ ASPASI comunica che è possibile richiedere il rimborso/risarcimento direttamente cliccando qui.

Secondo l'ASPASI è "importante sapere che pure i voli interni alla Svizzera, nella fattispecie LUG-ZRH sono soggetti alla normativa. Se il viaggiatore è stato informato meno di 14 giorni prima della partenza ha diritto al risarcimento a partire da EUR 250; In caso di riorganizzazione del volo o viaggio in treno con arrivo a destinazione con più di 3 ore di ritardo per tratte brevi, ha comunque diritto ai EUR 250 di risarcimento. Oltre al costo del biglietto del treno; se la partenza viene spostata di almeno 1 giorno si ha diritto al rimborso del trasporto in aeroporto ed eventuale pernottamento in albergo in aggiunta ai EUR 250 di risarcimento per il ritardo. Se vi sono stati problemi per entrambe le tratte, sia andata che ritorno da e per Lugano, può essere fatta una richiesta di risarcimento per ogni tratta".

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