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Politica e Potere
29.09.2016 - 08:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Freno al disavanzo: leva fiscale nelle mani del Governo e non più del Parlamento. Così Manuele Bertoli vorrebbe rivoluzionare il meccanismo delle aliquote di imposta in caso di eccessivi deficit nei conti cantonali

Allo stato attuale delle cose, per decidere l'aumento del coefficiente d'imposta cantonale è necessaria la maggioranza qualificata di almeno 2/3 dei votanti in Gran Consiglio. Il PS sta valutando il lancio di un'iniziativa popolare

BELLINZONA – Il  ministro socialista Manuele Bertoli propone di modificare l'articolo 34ter della Costituzione cantonale che regola il freno ai disavanzi accolto dal 55 per cento dei ticinesi nel 2014. E la modifica promette polemica.

Lo scrive oggi il Corriere del Ticino, spiegando che Bertoli intende rendere automatico (a discrezione del Governo) l’aumento del coefficiente di imposta nel caso in cui il preventivo del conto di gestione corrente superasse i limiti di disavanzo definiti dalla legge.

Allo stato attuale delle cose, per decidere l'aumento del coefficiente d'imposta cantonale è necessaria la maggioranza qualificata di almeno 2/3 dei votanti in Gran Consiglio. Bertoli, sempre secondo il Corriere, vorrebbe modificare il meccanismo eliminando la maggioranza qualificata, ma anche la competenza attribuita al Parlamento, assegnandola al Governo. E il suo partito sta valutando se lanciare un'iniziativa popolare in tal senso.


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