Politica e Potere
24.05.2017 - 10:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41
L'ex ministra degli esteri israeliana Tzipi Livni arriva a Lugano. Il Partito comunista chiede al Governo di dichiararla persona non grata e a BancaStato di ritirare il proprio sostegno all'evento
Il Partito comunista: "Contro questa “ospite d’onore” in numerosi paesi sono stati aperti procedimenti giuridici per crimini di guerra e Livni ha dovuto rinunciare in passato a viaggiare in Gran Bretagna e in Belgio"
LUGANO - L’ex-ministra degli esteri del regime sionista di Israele Tzipi Livni sarà a Lugano il prossimo 28 maggio su invito dell’Associazione Svizzera-Israele in occasione del cosiddetto “Swiss Israel Day”.
Ma il Partito comunista chiede al Governo di dichiararla persona non grata.
“Ricordiamo che la ex-ministra Livni era parte del consiglio di guerra di Tel Aviv durante l’aggressione militare israeliana alla Striscia di Gaza nell’inverno 2008/09 – si legge in una nota dei comunisti ticinesi -. In quell’occasione furono sganciate 1500 tonnellate di bombe in centri abitati, furono usate armi al fosforo bianco e, secondo l’ONU, circa mille civili rimasero uccisi, fra cui 400 bambini.
Contro questa “ospite d’onore” in numerosi paesi sono stati aperti procedimenti giuridici per crimini di guerra e Livni ha dovuto rinunciare in passato a viaggiare in Gran Bretagna e in Belgio per evitare il rischio di finire agli arresti. Evidentemente in Svizzera non si ha questo coraggio.
Il Partito Comunista invita il Consiglio di Stato a dichiarare Tzipi Livni persona non grata sul nostro territorio e, tramite una interrogazione urgente del proprio deputato Massimiliano Ay, chiederà che la Banca dello Stato del Canton Ticino ritiri il proprio sostegno a questo evento, che rappresenta una grave provocazione nei confronti della comunità palestinese e araba che vive nel nostro Paese, costretta alla fuga spesso proprio dai crimini perpetrati dal governo di cui Livni faceva parte”.
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