MENDRISIO - Le auto dei Consiglieri di Stato come "motivazione" per firmare il referendum sulla legge sulla retribuzione e sulla previdenza sociale dei cinque. Se ne è discusso per circa una trentina d'anni, prima di trovare un accordo, tra cassa pensioni e privilegi, poi un mese fa il Gran Consiglio ha votato una nuova legge. Ma l'MPS non si arrende.
In sostanza, si era deciso che il salario dei Ministri sarà di poco meno di 230mila franchi netti all'anno. Saranno assoggettati alla cassa pensioni dei dipendenti statali, cui pagheranno i contributi, ìì. Anzichè a un vitalizio avranno diritto a un'indennità di uscita pari al massimo al 270% del salario lordo nel caso in cui lasciassero la carica prima dei 55 anni, a un reddito ponte del 48% al massimo fino alla età della pensione se lo faranno dopo i 59 anni (che cadrà nel caso in cui nel nuovo lavoro guadagnassero di più), con la possibilità di scegliere fra le due opzioni se lasciano tra i 55 e i 59 anni di età.
Ma la storia infinita, come la si può definire, non è finita. L'MPS ha deciso di lanciare la raccolta firme, all'urlo di "A noi le conseguenze della pandemia, a loro aumenti salariali e ancora maggiori privilegi pensionistici! Opponiamoci a questa vergogna!".
Oggi il Gran Consiglio è riunito a Mendrisio, per un plenum in cui si parlerà soprattutto di Covid. L'MPS ha postato una foto delle auto parcheggiate fuori dal Mercato Coperto, con un commento a mo' di propaganda per la raccolta firme: "Seduta di Gran Consiglio a Mendrisio: 4 consiglieri di stato presenti, 4 macchine (Mercedes) di servizio presenti! Poverini, i 15’000 franchi di rimborsi spese non gli bastano. Una ragione in più per firmare il referendum!".