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03.05.2017 - 22:480
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Franco Mussida racconta in un libro la sua opera "Suono di Sole" realizzata nella Cupola dello Splash e Spa. "Là dentro non si pratica alcun massaggio fisico. Eppure avviene qualcosa di simile, anche se il processo è tutto interiore..."

L'ex chitarrista della PFM: "Ogni volta che visito la Cupola per controllare che il Suono di Sole risuoni dei modi dovuti, mi accorgo con soddisfazione che sempre più gente vi sosta. E che in tanti, singolarmente o a coppie, se ne stanno sdraiati sui lettini e nei diversi spazi di relax dormendo di gusto, anche per lungo tempo"

RIVERA - “Suono di Sole” è una installazione artistica sinestetica realizzata nella Cupola dello Splash e Spa di Rivera dal chitarrista milanese Franco Mussida - tra gli artefici di quel grande complesso di progressive rock che fu la Premiata Forneria Marconi - con musica, pittura, ed elementi letterali poetici. Il cuore dell’opera è una composizione musicale di 24 ore, formata da 560 momenti di 3 minuti che sfumano l’uno nell’altro toccando l’insieme delle sensibilità temperamentali. Una composizione per cori e orchestra che si lega, attraverso un particolare software, al ciclo solare giornaliero e stagionale.

È diffusa attraverso 7 opere pittoriche, 7 quadri lignei con tavole frontali risonanti, sui quali è riportata una simbologia che racconta visivamente i movimenti delle principali forze vitali intervallari. Queste ultime sono le forze che operano nel suono organizzato, ovvero nella musica, e che si relazionano alla comune struttura affettiva, modificandone lo stato emotivo. Un libro che porta il titolo dell’opera, “Suono di Sole”, appunto, è stato pubblicato dalle edizioni Skirà e presentato nei giorni scorsi al LAC di Lugano.

Lo scopo dell’opera di Mussida non è solo quello di lasciarsi ascoltare, ammirare, leggere, ma anche quello di permettere alle persone che sostano nella Cupola di godere degli effetti consolatori che l’insieme artistico propone. Oltre a questo, l’opera mira ad offrire una diversa visione del ruolo della musica e di alcuni elementi essenziali che la compongono. Grazie ad un particolare tipo di scrittura musicale e orchestrazione, l’assenza di un ritmo manifesto, e un complesso di timbri che vengono riconosciuti come essenziali e familiari, l’ascolto del “Suono di Sole”, oltre a generare profonda tranquillità interiore, identifica nella percezione valoriale della propria intima organizzazione emotiva, il luogo sacro in cui sostare. Il calore tranquillo che emerge dall’ambiente in cui è installato genera il senso di un profondo equilibrio emotivo capace di tenere fuori le ansie giornaliere.

“Il mio intento nel pensare l’installazione – spiega Mussida - era, ed è, quello di far percepire quel luogo circolare e luminoso, come pervaso da qualcosa di sacro. Un luogo sicuro in cui sostare e riposare tra le braccia della Musica fino a rilassarsi. Rilassarsi in parte o completamente consentendo a quell’energia che chiamiamo “Io”, che tiene gran parte del controllo del nostro essere, di allentare la presa sul corpo concedendogli tempo per ritemprarsi attraverso le forze risanatrici del sonno. Nella Cupola del Suono di Sole per rilassarsi, non si pratica alcun massaggio fisico. Eppure avviene qualcosa di simile, anche se il processo è tutto interiore. L’azione non è prodotta da mani che toccano il corpo, ma da mani che compiono un gesto di riflesso: percuotendo, toccando corde, oppure soffiando attraverso canne o cantando. Uno sfioramento invisibile ad opera di una corrente sonora che ci tocca delicatamente ma intimamente, producendo un’azione carezzevole. Una magia possibile anche grazie alla comune inconscia percezione di sentirsi parte di quella grande famiglia di suoni, timbri vocali e strumenti musicali che chiamiamo “Orchestra”. Un insieme di suoni capaci di rispecchiare in toto la complessità dell’uomo che “sente”, “vuole” e “pensa”. Che offrono attraverso le loro essenze musicali: timbri, intervalli, melodie, ritmi, e la generatrice prima della realtà sognante: l’armonia, la possibilità di trasformare l’ascolto della Musica in pura emozione. Di darci il privilegio di avvertire tutta la bellezza del nostro mondo interiore percependolo come vero e reale. Di veder sbocciare tutta la purezza dei nostri sentimenti senza alcun bisogno di parole”.

E ancora: “Ogni volta che visito la Cupola per controllare che il Suono di Sole risuoni dei modi dovuti, mi accorgo con soddisfazione che sempre più gente vi sosta. E che in tanti, singolarmente o a coppie, se ne stanno sdraiati sui lettini e nei diversi spazi di relax dormendo di gusto, anche per lungo tempo. È davvero bello osservare come la Musica sappia fare un lavoro tanto profondo”.

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