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Nuvolari
12.06.2013 - 10:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Contrassegno "CH": anche gli italiani devono mettere l'adesivo con la "I"

In caso di inosservanza della Convenzione di Vienna però la polizia in Svizzera non può multare subito l'automobilista europeo e l'ammenda sarebbe di soli 20 franchi

RIVERA - Probabilmente le occasioni per scontrarci diplomaticamente con i nostri vicini italiani sono altre, tuttavia il rischio di beccarsi una multa in Italia perché si è sprovvisti del contrassegno "CH" è uno di quei casi in grado di provocare un'irritazione collettiva, soprattutto per chi ha dovuto sborsare 70 euro per pagare la multa. 

Per quanto riguarda le regole della circolazione stradale vale il detto "paese che vai, legge che trovi", come ci conferma il portavoce del Touring Club Svizzero Renato Gazzola. Per quanto riguarda il contrassegno la "colpa" è della Convenzione di Vienna. Gli italiani hanno codificato l'obbligo per gli automobilisti di altri paesi non dell'UE di apporre l'indicazione con l'apposito adesivo. E, in caso di violazione di tale regola, hanno previsto pure la sanzione pecuniaria. 

Ma se per gli svizzeri che viaggiano in Italia è così, come ogni convenzione, c'è anche un minimo di reciprocità. "Anche i cittadini europei che circolano in Svizzera hanno l'obbligo di apporre il contrassegno. L'indicazione presente sulle targhe europee non basta" ci spiega Gazzola. 

In linea teorica se una pattuglia della polizia ferma un'auto con targhe italiane sprovvista del contrassegno "I" può fare un esposto all'Ufficio giuridico della circolazione a Camorino che a sua volta può infliggere una multa di 20 franchi. Insomma in Ticino la strada burocratica per arrivare a una multa, tutt'altro che salata, è molto più lunga rispetto ai nostri vicini italiani. 

"Ogni paese ha le sue regole e le fa applicare in base alle proprie disposizioni. Se ad esempio voglio andare in Grecia devo tenere in auto la farmacia, l'estintore, il gancio da traino, eccetera". aggiunge il portavoce del TCS Ticino. Sempre a proposito del contrassegno, il Touring ricorda che la Convenzione di Vienna ha anche codificato come deve essere il contrassegno. Ciò vuol dire che per non ritrovarsi a pagare 70 euro di multa meglio usare quello ufficiale: bianco con scritta nera e le lettere maiuscole "CH". Tutte le altre variazioni non valgono. 

Nel frattempo, chiediamo a Gazzola, avete ricevuto altre lamentele da automobilisti elvetici multati in Italia? "Le multe non sono costanti, va a periodi. C'è anche una questione soggettiva. Diciamo che dipende molto anche dall'umore che ha il poliziotto italiano quando si sveglia la mattina". Per sapere quali sono le regole da ricordare in tutti i paesi europei è utile consultare la sezione "viaggi" del sito www.tcs.ch.

 

ItaCa

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