Formaggio d'Alpe: la stagione è cominciata tardi...per fortuna!

BELLINZONA – I timori per la produzione di formaggio d’alpeggio sono solo un lontano ricordo. Anzi, l’annata si profila ottima. Ad assicurarlo è Valerio Faretti, presidente della Società Ticinese Economia Alpestre (STEA).

“Le alpi sono state caricate una decina di giorni dopo il previsto a causa del brutto tempo, soprattutto del mese di giugno. – spiega Faretti –  All’inizio c’era poca erba e le mucche avevano difficoltà a produrre latte. Questa situazione ci ha fatto temere per la produzione di formaggio di quest’anno.”

Ma ora il presidente della STEA è sereno e segnala anzi che gli alpigiani sono soddisfatti. “Si può dire che questo risveglio ritardato della natura abbia creato per paradosso una situazione molto positiva. L’erba cresce man mano che le mucche salgono e perciò hanno sempre a disposizione foraggio fresco. Questo fa sì che producano più latte e anche di buona qualità. La produzione di formaggio d’alpe quest’anno sarà quindi ottima.”

Il formaggio inoltre si presenterà con una nuova veste. Proprio qualche giorno fa in una conferenza all’alpe di Geira sono state presentate le nuove etichette DOP nate in collaborazione con gli studenti della SUPSI. “Siamo molto contenti dei risultati di questa collaborazione con gli allievi del corso di comunicazione visiva della SUPSI. I dieci progetti presentati erano tutti molto validi. Ne sono stati scelti due: quello di Sandra Liscio per il formaggio dell'anno e quello di Joelle Kaeser per il formaggio stagionato.”

Infine Faretti aggiunge: “Inoltre nell’ambito di questo progetto è nato anche il nuovo logo della STEA, studiato per conferirci un’immagine più moderna e attrattiva. La collaborazione è stata davvero ottima: questi giovani si sono avvicinati con entusiasmo al mondo alpestre e hanno risposto con interesse alle attività organizzate. Per quest’anno noi della STEA possiamo dirci più che soddisfatti sotto ogni aspetto.”